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"Esorcismi a luci rosse", confermata una condanna a Palermo per ex colonnello dell'esercito

La corte d’appello di Palermo ha confermato la condanna a sei anni e due mesi, per violenza sessuale, inflitta dal gup in primo grado all’ex colonnello dell’esercito Salvatore Muratore. La Procura generale aveva chiesto una pena di 7 anni e 4 mesi.  Muratore era stato coinvolto in un’inchiesta su esorcismi a luci rosse. Secondo i pm, l’ufficiale, che faceva parte di un gruppo di preghiera, si sarebbe spacciato per esorcista e avrebbe convinto alcune donne di essere possedute dal demonio, molestandole durante quella che lui definiva una «preghiera di liberazione».

In primo grado il gup escluse l’aggravante dell’aver commesso gli abusi come appartenente alle forze dell’ordine e derubricò
uno dei 5 episodi contestati a Muratore in tentata violenza sessuale invece che in violenza sessuale consumata. Muratore, che è stato sospeso dall’esercito, era assistito dagli avvocati Vincenzo Lo Re e Paolo Libassi.

L’inchiesta iniziò ad aprile del 2016 dopo la denuncia di due ragazze minorenni e della madre che raccontarono di aver subito abusi da parte dell’uomo. L’indagine si estese e arrivò a coinvolgere anche un sacerdote: il frate cappuccino, don Salvatore Anello che è stato processato separatamente. Per l'accusa avrebbe abusato di diverse donne durante gli incontri di preghiera organizzati per ottenere la «guarigione e liberazione dai demoni» nel convento dei Cappuccini.

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