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A Palermo la nave dei bambini: sbarcano 606 migranti, 241 minori - Ecco le immagini dal porto

PALERMO. È stata ribattezzata la nave dei bambini: la Aquarius di Sos Mediterranee è arrivata al Molo Quattroventi del porto di Palermo con a bordo 606 migranti soccorsi in questi giorni nel canale di Sicilia, tra i quali 241 minori.

Sono accolti dalla task force della prefettura di Palermo. I profughi provengono da diversi Paesi: Siria, Egitto, Mali, Costa d'Avorio, Guinea Bissau, Sudan, Marocco, Somalia, Eritrea, Senegal, Camerun, Nigeria, Liberia, Etiopia, Algeria, Ghana, Benin, Gambia, Yemen.

Un naufrago su tre è un minore - spiegano da Sos Mediterranee -. A bordo ci sono anche 11 donne incinte, di cui due al nono mese di gravidanza, e un neonato di appena una settimana sono stati subito presi in carico dalla ostetrica di Medici senza Frontiere.

Diversi naufraghi presentano sintomi di malnutrizione e appaiono provati dalla prolungata mancanza di cure, un giovane porta i segni di ferite da arma da fuoco e da machete.
Numerose donne di origine subsahariana hanno dichiarato di essere state ripetutamente vittime di violenze sessuali e di essere state imprigionate per diversi mesi.

“Siamo fuggiti dalla Siria e siamo arrivati in Libia nel 2012. Ho lavorato nel settore delle costruzioni in Siria e in Libia ho continuato. Ma presto in questo Paese tutto è diventato caotico. In Libia non è più possibile accedere agli ospedali e ai servizi, non c’è più l’economia, non ci sono più soldi, né lavoro. Tutto ormai ruota intorno al racket e al traffico di esseri umani: a seconda della tua nazionalità ti viene chiesta una certa somma di denaro“, ha spiegato un siriano di circa sessant’anni ai volontari di Sos Mediterranee.

“Le diverse operazioni di salvataggio effettuate dimostrano che la crisi umanitaria nel Mediterraneo centrale continua o addirittura peggiora. Gli uomini, le donne e specialmente i tanti bambini salvati in mare scappano dal caos e dal clima di insicurezza e di violenza generalizzata in Libia. In mancanza di un’alternativa sicura, non hanno altra scelta che tentare la traversata del tratto di mare più mortale al mondo. Non possiamo che interpellare di nuovo le autorità nazionali ed europee sulla necessità urgente di mobilitazione di imbarcazioni di salvataggio nel Mediterraneo per intervenire in tempo, prima che le imbarcazioni di fortuna si rompano e affondino, non lasciando alcuna possibilità sopravvivenza ai loro passeggeri", ha dichiarato Valeria Calandra, presidente di Sos Mediterranee Italia.

Intanto cresce il numero dei minori no accompagnati: sono oltre 7000 ragazzi che arrivano prevalentemente da Gambia, Guinea, Nigeria, Eritrea, Costa D'Avorio e hanno in media dai 15 ai 17 anni con circa 300 tutori volontari all'opera in Sicilia. Sono alcuni dei dati emersi a Palermo, nel corso di un incontro organizzato a Villa Zito da "Zonta Palermo" insieme a Fondazione Sicilia e "Defense for children".

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