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Mafia e camorra fanno affari per vendere la droga a Palermo. Fermate due bande: 16 arresti - Nomi

PALERMO. Un'operazione antidroga della polizia a Palermo ha portato a sedici misure restrittive eseguite dalla squadra mobile.

Il blitz scaturisce da una lunga indagine avviata nel 2012 e conclusa lo scorso anno su due distinti gruppi criminali che si approvvigionavano di ingenti quantitativi di droga, provenienti, principalmente dalla Campania e dalla Calabria. Le indagini hanno accertato come grosse quantità di stupefacenti fossero destinate ad insospettabili  consumatori del mondo delle libere professioni. Alcune richieste sarebbero partite anche da un telefono intestato alla Corte dei Conti, altre da un apparecchio della Regione siciliana.

GLI ARRESTATI. E’ stato disposta dal gip Fabrizio Molinari la custodia cautelare in carcere per Pietro Catalano, Alessandro Bronte, Angelo Scafidi, Ciro Spasiano, Dario De Felice, Giuseppe Rosciglione, Ermal Xhebraj, Algert, Zgjana, Salvatore Peritore, Carlo Arculeo, Giuseppe Saltamacchia, Gaetano Rubino, Francesco Ferrante, Christian Gambino. Domiciliari per Giuseppe Cutino e Antonio Napolitano.

La prima banda, in contatto con la Campania, ha al suo interno importanti esponenti mafiosi riconducibili allo storico mandamento mafioso di “Porta Nuova” e costituisce la riprova di come cosa nostra palermitana, attraverso la droga, sia ancora oggi in affari con la camorra napoletana.

Il filone investigativo sul secondo gruppo criminale nasce, invece, dal sequestro di una grossa somma di denaro avvenuta nel 2014 che ha scoperchiato un’altra fiorente rotta della droga, stavolta collegata alla malavita calabrese. Anche in quel caso sono stati effettuati sequestri di cocaina.

Complessivamente, nell’ambito di questa inchiesta, fra il 2014 e il 2015, la polizia ha arrestato alcuni corrieri della droga con un carico di oltre 70 chili di hashish, 7,5 di cocaina, 14 chili di marjuana, 1,5 chili di eroina e, circa, 100 mila euro in contanti.

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