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Cocaina per professionisti a Palermo, due bande si dividevano i clienti - Foto e nomi degli arrestati

PALERMO. Due bande che si dividevano la piazza dello spaccio a Palermo. Fra i clienti professionisti ma anche una giornalista e un ex poliziotto.

Tra i personaggi di maggior spicco dell’inchiesta coordinata dal pm Maurizio Agnello e che ha portato ieri ad una serie di arresti da parte della Squadra mobile di Palermo ci sono Alessandro Bronte, 32 anni e Pietro Catalano, 35, entrambi originari del Capo. Hanno ricevuto in carcere l’ordine di custodia del gip Fabrizio Molinari, dato che erano già stati arrestati nell’operazione antimafia «Panta Rei».

Considerati molto vicini alla cosca di Porta Nuova, Bronte per gli inquirenti era il factotum della moglie del capomafia Tommaso Lo Presti, mentre Catalano è ritenuto un suo fedele fiancheggiatore. I due sarebbero in contatto con due napoletani, Ciro Spasiano e Dario De Felice, indicati come i terminali campani del traffico di stupefacenti. Personaggi contigui alla camorra e in particolare alla famiglia di Scampia, capaci di rifornire di coca, eroina e hashish il mercato palermitano. Del gruppo di Bronte farebbero parte pure Giuseppe Rosciglione, 38 anni e Angelo Scafidi di 30. Il primo, residente a Ballarò, con precedenti per rapina, nel marzo del 2014 è accusato di avere acquistato 200 grammi di cocaina per 10 mila euro.

La seconda banda, spiegano sempre gli inquirenti, faceva capo a Francesco Ferrante, 57 anni e Salvatore Peritore, 60 anni, originari della Noce. E proprio un sequestro notevole di contanti a Peritore ha dato un impulso a questa indagine.

 

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