PALERMO. Un calo d'affari superiore all'80 per cento. È quello rilevato dalle associazioni al termine della prima settimana dall'entrata in vigore della Ztl nel centro storico della città. «Anche se è presto per fare bilanci definitivi - dice Nunzio Reina, presidente di Confartigianato Palermo e coordinatore del tavolo delle associazioni - sono già stati provocati danni irreversibili alle imprese, che vivevano un momento complicato già nel periodo pre Ztl e non sono nelle condizioni di aspettare i tempi della politica, tanto da annunciare numerosi licenziamenti.
Insieme a Confindustria, Confimprese, Confesercenti, Cidec, Cisal terziario e Adoc chiediamo all'Amministrazione comunale l'adozione immediata di due provvedimenti che potrebbero venire incontro alle esigenze delle imprese». «Ovvero l'inversione o creazione del doppio senso di marcia in via Roma ed un biglietto d'ingresso nella Ztl, - prosegue - con validità dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 18,30 che comprenda ingresso e parcheggio al costo di due euro (per singola sessione)». Lunedì, intanto, si riunirà il tavolo delle imprese per decidere le iniziative da attuare per tutelare chi lavora nella zona interessata dal provvedimento.
«Come temevamo, la Ztl di Palermo si è rivelata un autentico disastro per i commercianti del centro storico e in particolare di via Roma e dintorni e di corso Vittorio Emanuele parte bassa: in alcuni casi i fatturati sono calati fino al 60% e diversi negozi sono pronti ad abbassare le saracinesche e a chiudere o, nel migliore dei casi, a spostarsi.
Un pericolo che avevamo denunciato e per il quale avevamo proposto un pacchetto di contromisure: pulizia, decoro, sicurezza, parcheggi e relativi collegamenti, domeniche pedonali, inversione del senso di marcia di via Roma nel tratto Cavour-Stazione. Richieste rimaste lettera morta. Per questo la Ztl va immediatamente sospesa». Lo dice il presidente di Confesercenti Palermo Mario Attinasi.
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