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Violenza su bimbi a Partinico, un'alunna al padre: "Le maestre alzano mani... "

PARTINICO. L'inchiesta sulle tre maestre  finite ai domiciliari con l'accusa di avere maltrattato,  picchiato e insultato cinque alunni, uno dei quali disabile, nasce dalla denuncia del padre di una delle bambine della  classe.  È stato lui a rivolgersi alla Guardia di Finanza raccontando  quanto gli aveva riferito la figlia. La piccola aveva detto ai  genitori che le maestre «alzavano le mani», «tiravano schiaffi e  botte in testa», quasi quotidianamente ad alcuni compagni.    Il padre della bambina ha anche raccontato di avere notato  nella figlia atteggiamenti aggressivi durante i giochi.

Le dichiarazioni dell'uomo hanno fatto scattare le indagini:  fondamentali per trovare riscontro ai racconti della bambina  sono state le intercettazioni ambientali. Le immagini registrate  riprendono le maestre mentre picchiano con schiaffi e strappano  con violenza di mano il quaderno al bambino disabile. E ancora  nelle riprese si vedono pizzichi, schiaffi e si sentono insulti:  «scemi, voi non siete intelligenti, siete falsi».

L'alunno  disabile viene tirato per il cappuccio perchè si sieda sulla  carrozzina. Gli viene colorata la guancia con un pennarello,  viene preso per il bavero e trascinato da terra.  Nelle intercettazioni si sente perfettamente il suono delle  sberle date dalle insegnanti, una di sostegno, ai ragazzini e i  loro lamenti.     L'indagine è stata coordinata dall'aggiunto Salvo De Luca e  dalla pm Ilaria De Somma.

Un episodio gravissimo per il quale i responsabili saranno ora chiamati a risarcire i danni prodotti». Lo afferma il Codacons. «Le famiglie dei bambini coinvolti nei casi di violenza, eventualmente accertati, hanno indubbiamente diritto al risarcimento dei danni morali e materiali subiti nei confronti non solo delle maestre responsabili, ma anche di chi aveva il compito di vigilare ed evitare simili situazioni - spiega  Paolo Di Stefano, presidente provinciale del Codacons - Una volta accertati i fatti, in caso di illeciti rilevati, valuteremo azioni risarcitorie da far valere pure nei confronti della struttura scolastica, anche a tutela delle famiglie di quei bimbi che hanno eventualmente assistito ai contestati fatti».

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