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Scontri ultras Palermo-Lazio, il centro sociale: nessun movente ideologico

PALERMO. "Leggiamo in queste ore articoli di giornale distanti dalla realtà, imprecisioni e inesattezze accompagnano queste prime notizie. I fermati di ieri sono ultras del Palermo: è soltanto in questo contesto che vanno inquadrati i fatti dello scorso pomeriggio. Forse si sta provando, sottolineando la loro appartenenza a percorsi socio-politici, a far passare l'idea - crediamo deliberatamente - che la natura di quanto successo ieri abbia una matrice politica, di contrapposizione tra opposte fazioni". Lo scrive in una nota il centro sociale Anomalia di Palermo.

Questa mattina il questore Guido Longo ha sostenuto in conferenza stampa che la maxi rissa avvenuta ieri pomeriggio in via Libertà tra tifosi, che portato all'arresto di otto giovani tra palermitani e laziali, non sarebbe da collegare a uno scontro tra tifosi ma ad un movente "ideologico" e sarebbero coinvolti i centri sociali Anomalia ed Ex carcere.

"Questa visione è frutto di una ricostruzione parziale e inesatta. Il loro impegno sociale corre sul binario parallelo della loro frequentazione e del loro tifo nella curva Nord inferiore dello stadio di Palermo. Ogni fuga in avanti giornalistica - prosegue la nota - non rappresenta altro che il tentativo mediatico di abbellire notizie e trasformarle in ciò che queste non sono".

"Diffidiamo, dunque, questura e giornalisti ad accostare questioni assolutamente distanti tra loro: la presunta matrice politica deve lasciare spazio alla reale natura dei fatti e cioè alla dinamica ultras da cui tutto è scaturito. I fermati di ieri pomeriggio sono attivisti del Centro sociale Anomalia, vero. Ovvio che noi, altri militanti del centro sociale, siamo al loro fianco. Aspetteremo i dovuti sviluppi della vicenda".

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