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Baby squillo a Palermo, si indaga su un sexy shop: "Da lì nuovi clienti per la ragazza"

Le trasgressioni offerte dalla ragazzina sarebbero state pubblicizzate in quel locale

PALERMO. Negano i clienti della baby prostituta (“non sapevamo che fosse minorenne”), nega anche Dario Nicolicchia che ieri, nell’interrogatorio di garanzia, ha smentito di aver incassato del denaro per le prestazioni sessuali della sua ex fidanzata. Ma un elemento – tra gli altri – potrebbe indicare che tutti mentono.

Le trasgressioni offerte dalla ragazzina sarebbero state, infatti, in qualche modo pubblicizzate in un sexy shop palermitano. Alcuni clienti del negozio erano a caccia di rapporti con ragazze molto giovani e così venivano indirizzati dalla “coppietta monella”, come si facevano chiamare Nicolicchia e la sua ex su Facebook, altro canale per pubblicizzare l’“offerta”.

Gli inquirenti stanno indagando quindi anche sul giro di clienti del sexy shop, mentre si allarga il raggio d’azione delle indagini. Secondo quanto ammesso anche dal ragazzo arrestato, i rapporti sarebbero stati consumati anche a Trapani, Catania e nell’Agrigentino. Alcuni clienti già individuati avevano oltre settant’anni. Nel pomeriggio sono previsti altri interrogatori degli indagati.

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