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Gestiva agrumeti e allevava canarini: ecco chi era Vincenzo Bontà ucciso a Palermo

Avrebbe compiuto 45 anni, tra 22 giorni ed era sposato con Daniela Bontade, figlia di Giovanni, fratello del boss mafioso Stefano

PALERMO. Una delle vittime dell'agguato con colpi di pistola nel quartiere Falsomiele a Palermo è Vincenzo Bontà. Avrebbe compiuto 45 anni, tra 22 giorni ed era sposato con Daniela Bontade, figlia di Giovanni, fratello del boss mafioso Stefano. La coppia ha figli.

Bontà ufficialmente si occupava della gestione di agrumeti e appezzamenti agricoli - da chiarire se fossero suoi o della moglie che fa la maestra - era un appassionato cacciatore ed allevava uccellini in gabbia: era esperto di canarini spagnoli. Chi lo conosceva rimane stupito dalla notizia, rimbalzata in tutti i quartieri di Palermo considerate le modalità del duplice omicidio, in quanto Bontà viene descritto come una persona gentile, affabile, lontana dall'ambiente criminale.

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