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Incontro al ministero, per il punto nascite di Petralia segnali di apertura

ROMA. I sindaci puntavano a una proroga, hanno per ora ottenuto un impegno della Regione a elevare gli standard di sicurezza del punto nascita di Petralia Sottana (Pa) di cui il ministero della Salute ha deciso la chiusura. È questo l'esito dell'incontro, che si è svolto a Roma, con il direttore generale della programmazione Renato Botti. Alla riunione hanno partecipato l'assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi e i sindaci del comprensorio delle Alte Madonie.

I sindaci hanno continuato a contestare la chiusura perchè basata solo sul criterio del numero dei parti (sono stati 128 mentre il tetto minimo è di 500) e non tiene conto delle condizioni disagiate delle infrastrutture del territorio e delle difficoltà di collegamento nel periodo invernale. Gucciardi, hanno riferito i sindaci, si è impegnato a «creare le condizioni per i requisiti di sicurezza del punto nascita con riferimento a sale operatorie, tecnologia e medici in numero sufficiente per garantire l'apertura della struttura 24 ore su 24».  Al termine dell'incontro l'assessore ha convocato il Comitato percorso nascita regionale per la valutazione degli interventi che la Regione si impegnerà a realizzare in vista di una possibile deroga da parte del ministro Beatrice Lorenzin che, presente in due momenti dell'incontro, ha ribadito che l'unico interesse da tutelare è la «sicurezza della mamma e del bambino». Per il sindaco di Petralia Sottana, Santo Inguaggiato, «dall'incontro sono venuti segnali di apertura».

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