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Bomba d'acqua investe Palermo
Disagi, allagamenti e alberi divelti

Una frana ha bloccato la strada statale 186 a Pioppo nel comune di Monreale in provincia di Palermo. A causa delle piogge fango e sassi per oltre 200 metri sono finiti sull'asfalto

Alberi caduti in corso Calatafimi (Foto Petyx)

PALERMO. Bomba d’acqua e vento fortissimo questa notte a Palermo e in provincia. Tutto è cominciato intorno alle 4, nella zona di Partinico, per poi spostarsi verso la città, attraversando praticamente tutta la provincia. Disagi in centro come in periferia e alle porte del capoluogo.

Lavoro senza sosta per i vigili del fuoco invasi da decine di richieste. Sottopassi di viale Regione Siciliana allagati con auto impantanate: chiusi quello di piazza Einstein e via Messina Montagne, con il traffico deviato sulle corsie laterali. Nelle prime ore della mattinata sulla circonvallazione si è creato il caos, ma i sottopassi a metà mattinata sono stati riaperti.

Alberi spazzati via dalle raffiche e caduti sull’asfalto in via delle Scienze, a piazza Castelnuovo e anche a piazza Amendola dove un’auto è stata praticamente distrutta da un grosso ramo precipitato. Stessa storia in corso Calatafimi, nella zona di piazza Indipendenza. Mentre un muro è crollato in via Cipressi, alla Zisa. Nelle piazze Amendola e Indipendenza gli alberi crollati sono stati rimossi.

In via Ernesto Basile, invece, è rimasta chiusa la scuola Raffaello Sanzo per i danni causati dal maltempo di stanotte. E' crollata, infatti, la canna fumaria e alcune finestre sono state distrutte dal forte vento. Per queste ragioni è stato deciso di non far svolgere oggi le lezioni.

Rami spezzati e conseguenze per il traffico anche sulla Palermo-Catania tra Villabate e Bagheria. E ancora: auto impantanate in via Messina Marine, all’altezza dell’ospedale Buccheri La Ferla e allagamenti anche a San Giuseppe Jato, a Villabate e a Ficarazzi. All’aeroporto Falcone Borsellino è andata in fiamme una lettera dell'intestazione dello scalo, forse per un corto circuito dovuto al maltempo.

L'orto botanico di Palermo, devastato dal nubifragio di stanotte, sarà rimesso in sicurezza domani mattina utilizzando le ultime due delle 101 giornate lavorative che ancora rimangono ai lavoratori stagionali. Con la donazione delle loro ore residue, i 20 stagionali che curano l'orto botanico, "sospesi" da settembre dal servizio perché giunti alla fine delle 101 giornate, e in attesa di un reintegro delle ore tra ottobre e dicembre, sollecitano la possibilità di un loro immediato ritorno all'opera e chiedono un lavoro continuo. Oggi hanno trovato decine di alberi ad alto fusto strappati dal suolo, caterve di rami che ostruiscono i vialetti e tantissimi esemplari recisi o con i rami pericolanti. Un Platano è caduto addosso a una Tipuana, danneggiandola. "Da domani chi ha ancora una giornata a disposizione la dedicherà alla salvezza del parco. E' un'idea che c'è venuta per dimostrare l'utilità e la necessità di questi lavoratori - dice Rosi Pennino, della Flai Cgil di Palermo - L'orto botanico ha bisogno, per le piante di pregio e le specie rare che contiene, di cure specifiche. Domani lavoreranno per sistemare il disastro. Ma chiediamo la garanzia di un lavoro più stabile".

Una frana ha bloccato la strada statale 186 a Pioppo nel comune di Monreale in provincia di Palermo. A causa delle piogge  fango e sassi per oltre 200 metri sono finiti sull'asfalto. Il transito dei veicoli è stato interrotto. La massa di detriti che si è staccata dalla montagna ha investito un autocompattatore che è stato danneggiato. Non ci sono feriti.

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