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Beni confiscati, il Csm a Palermo per l'inchiesta sui giudici coinvolti

PALERMO. Il Csm va in missione a Palermo per  la vicenda dei magistrati coinvolti nell'inchiesta della procura  di Caltanissetta sulla gestione dei beni sequestrati alla mafia.  Saranno ascoltati i presidenti del tribunale e della Corte  d'appello di Palermo. L'iniziativa servirà a valutare se ci  sono i presupposti per avviare procedure di trasferimento  d'ufficio e dunque se arrivare alla formulazione di incolpazioni  a carico dei magistrati indagati. Una possibilità che il vice  presidente del Csm Giovanni Legnini ritiene fondata.

«Deciderà la Prima Commissione, ma  ritengo ci siano ampie e fondate ragioni» per avviare la  procedura di trasferimento d'ufficio«, ha detto Legnini. Un  concetto ribadito, rispondendo con un »penso proprio di sì«,  alla domanda se si stia andando verso le incolpazioni per i  magistrati coinvolti. Il nodo sarà sciolto però solo quando la  Prima Commissione avrà in mano le carte che ha chiesto alla  procura di Caltanisetta.

Domani la Commissione deciderà se andare venerdì prossimo  tutta a Palermo o se in una composizione ridotta: nel primo caso  le audizioni diventerebbero formali, nel secondo no. È già  certo che ci sarà Legnini, che dell'iniziativa ha informato il  Capo dello Stato. Certa anche la presenza della presidente della  Commissione Paola Balducci, del relatore Pierantonio Zanettin e  del consigliere Piergiorgio Morosini.

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