PALERMO. L’incendio al pub di via Nunzio Nasi sequestrato al boss Giovanni Nicchi dello scorso mercoledì notte, il blitz dei carabinieri di sabato sera e oggi alle 17 l’assemblea pubblica a Santa Chiara «in cui si ritroveranno coloro - si legge nel comunicato di Rifondazione comunista Palermo - che non sono disposti a piegarsi alle intimidazioni mafiose». In mezzo a questi eventi, a Ballarò, ce n’è però un altro che riguarda sempre l’attentato al locale e che è emblematico dell’aria che tira nel rione.
È la spaccatura che si è verificata all’interno della prima circoscrizione durante una discussione nella seduta che si è svolta all’indomani del rogo. Da una parte la maggioranza che voleva esprimere solidarietà al quartiere, dall’altro alcuni consiglieri che si sono opposti alla diffusione di una nota firmata a nome dell’intera circoscrizione. Un episodio che il consigliere Massimo Castiglia ha raccontato in un post su Facebook. «Avevo proposto - scrive Castiglia - di condividere unitariamente una nota e delle iniziative che provassero ad affrontare quanto successo senza denigrare il quartiere, ma provando a far emergere le contraddizioni e le marginalità che convivono a Ballarò, quartiere dove da più di 10 anni ho scelto di vivere con la mia famiglia. In consiglio mi è stato chiesto di scrivere una bozza di comunicato in cui sintetizzare ciò che era emerso dal dibattito in aula».
Ecco il contenuto della nota preparata da Castiglia: «I consiglieri della prima circoscrizione dichiarano la propria condanna per quanto accaduto la notte del 17 settembre a Ballarò. L’incendio di natura dolosa che è stato appiccato presso i locali del Ballarò Pub ha fortemente preoccupato gli abitanti del quartiere. Condanniamo senza se e senza ma questo vile gesto che solo per fortuna non ha provocato vittime».
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