CEFALU'. «Porteremo nel cuore un dramma indescrivibile, assurdo, che tocca la nostra sensibilità umana e cristiana». Nelle parole di don Cosimo Leone, in una chiesa gremita malgrado il caldo soffocante, c'è tutto il dolore e la rabbia di una città per la morte di Salvatore Rinaudo, attaccato e ucciso da un cinghiale nelle campagne di Cefalù. Ai funerali, che si sono svolti nella chiesa di Santo Stefano, c'era tanta gente.
Accanto alla bara la moglie Rosa che, benchè ferita, ha voluto essere presente ed è stata sorretta alla fine della cerimonia. In prima fila il sindaco Rosario Lapunzina, che ieri aveva denunciato l'incontrollata riproduzione dei cinghiali in assenza di un piano di selezione, e il presidente del consiglio comunale Antonio Franco. C'è stato anche qualche momento di tensione quando un lontano parente della vittima ha manifestato insofferenza nei confronti della troupe della Rai.
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