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Ucciso da un cinghiale a Cefalù, l'etologo Alleva: "L'animale si è solo difeso"

PALERMO. «Il cinghiale maschio si è sentito  attaccato ed ha avuto un naturale comportamento di difesa  probabilmente anche per la presenza dei suoi cuccioli». È  questa l'analisi dell'etologo Enrico Alleva dopo l'aggressione  da parte di un gruppo di cinghiali che hanno ucciso e ferito un  uomo e una donna a Cefalù.     «Ora che i dettagli della vicenda sono più chiari, è molto  probabile che gli animali si siano sentiti aggrediti - prosegue  l'etologo - dai cani e come naturale risposta evolutiva abbiano  attaccato».     L'uomo che è stato ucciso, secondo la ricostruzione dei  fatti, era intervenuto per difendere i cani che erano con lui:  «Succede sempre più spesso che gli uomini, i padroni di cani si  mettano in mezzo per cercare di salvare i fidati amici - spiega  Alleva - da attacchi di altri animale e, come è accaduto in  questo caso, chi ha la peggio è sempre l'uomo; non bisogna mai  mettersi in mezzo tra animali che si azzannano».

 Secondo Alleva una parte della responsabilità è da attribuire  anche alle autorità locali che «hanno il compito di monitorare  gli animali selvatici come i cinghiali, soprattutto quelli di  grosse dimensioni, di oltre 150 chili.»   Sulla stessa linea la Coldiretti che spiega: 'La drammatica  aggressione è la punta dell'iceberg di una emergenza nazionale  provocata dal proliferare senza controllo degli animali  selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli  animali allevati, causano incidenti stradali per un totale  stimato in quasi 100 milioni di euro nel 2014, senza contare i  casi in cui è stata messa in pericolo la vita delle persone«.      "Nei giorni scorsi gli agricoltori della Coldiretti hanno  lasciato le campagne per lanciare un SOS alle Istituzioni -  prosegue il presidente nazionale della Coldiretti Roberto  Moncalvo - in tutta Italia per una situazione insostenibile che  sta provocando l'abbandono delle aree interne da parte della  popolazione, con problemi sociali, economici e ambientali« ha  affermato il presidente nazionale della Coldiretti Roberto  Moncalvo».

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