PALERMO. Vogliamo la salma di Giancarlo». È tornato a ribadirlo anche oggi Giuseppe Lo Porto, uno dei fratelli del cooperante palermitano rimasto ucciso a gennaio scorso in un raid americano al confine tra Pakistan e Afghanistan. Giuseppe si trova davanti alla sede della Prefettura di Palermo, dove è in corso una manifestazione silenziosa in ricordo del fratello. Intanto, il Comune, insieme all'ufficio regionale scolastico, ha deciso di intitolare a Lo Porto il plesso dell'istituto comprensivo Sandro Pertini che ospita la scuola dell'infanzia e si trova nel quartiere Brancaccio.
Lo ha reso noto l'assessore comunale alla Scuola Barbara Evola, anche lei davanti alla prefettura - insieme al sindaco Leoluca Orlando e ad altri componenti della giunta - dove è stato osservato un minuto di silenzio. La manifestazione, «Un fiore per Giovanni», è stata organizzata dagli amici del cooperante ucciso, i quali hanno piantato un albero in suo ricordo sul marciapiede di via Cavour e riposto mazzi di fiori. «Da oggi - ha detto un'amica di Lo Porto, Valeria De Marco - quest'albero porterà il nome di Giovanni». All'iniziativa ha aderito anche la Cgil.
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