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Palermo, assolti i vertici del Coinres: "Il fatto non sussiste"

Il consorzio gestisce la raccolta in 22 comuni del Palermitano

PALERMO. I vertici del Coinres, il consorzio che gestisce la raccolta dei rifiuti in 22 comuni del palermitano,  sono stati assolti dal Tribunale di Termini Imerese perché il fatto non sussiste. Giovanni Granata, presidente del Coinres difeso dall’avvocato Salvatore Sansone, Riccardo Incagnone, vicepresidente del Coinres, difeso dall’avvocato Giuseppe Virga e Raffaele Loddo, presidente del consiglio di amministrazione, difeso dall’avvocato Fabio Ferrara erano finiti sotto processo per le assunzioni con contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato violando la normativa pubblicistica.

I tre secondo l’accusa avrebbero procurato, intenzionalmente, ingiusto vantaggio economico ai beneficiati e infine Loddo e Incagnone avrebbero stipulato contratti di nolo a caldo e a freddo (con uomini e mezzi o con solo mezzi) per svolgere i servizi di raccolta e smaltimento rifiuti, sempre in violando le norme. Per i giudici del Tribunale di Termini Imerese presieduto da Paolo Pitarresi, a latere Claudia Camilleri e Alessia Lupo, le contestazioni mosse  agli imputati  sono  prive di fondamento. Il pm aveva chiesto un anno e 10 mesi per Granata e un anno e due mesi per Loddo e Incagnone. Tra novanta giorni saranno pubblicate le motivazioni.

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