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«Troppe promesse e pochi fatti, a Brancaccio serve solo il lavoro»

Il parroco della chiesa di san Gaetano, don Maurizio Francoforte, ogni giorno si confronta con le necessità di chi bussa alle porte della parrocchia per chiedere lavoro o alimenti. "Ma non sempre è possibile garantire un aiuto"

«A Brancaccio manca il lavoro. Molti rappresentanti delle istituzioni sono passati da qui promettendo qualcosa, ma nulla si è concretizzato». Il parroco della chiesa di san Gaetano, don Maurizio Francoforte, ogni giorno si confronta con le necessità di chi bussa alle porte della parrocchia per chiedere lavoro o alimenti. «Ma non sempre è possibile garantire un aiuto. Noi andiamo avanti grazie alla provvidenza, le richieste, però, sono tante».
Quali sono le principali esigenze di chi vive a Brancaccio?
«Adesso la prima necessità è quella del lavoro che manca totalmente a Brancaccio. È un quartiere di periferia, è un quartiere dove l’economia è strozzata da diverse realtà. Presumo che ci sia pure quella dell’estorsione anche se al momento è la meno imperante. C’è il fatto che il territorio, a causa dei lavori per i sottopassaggi e per la linea tramviaria, è stato escluso dal passaggio di auto e dai flussi economici. Così quei pochi negozi che c’erano si vanno spegnendo per questo motivo o per la crisi. In questa realtà si sono moltiplicate le famiglie che vivono il disagio economico. E ne risente anche la parrocchia, perché vive della provvidenza che arriva attraverso le persone. Quindi, possiamo rispondere in maniera meno forte alle esigenze delle famiglie in difficoltà. »
Che cosa viene chiesto alla parrocchia?
«Si va dagli alimenti agli indumenti per i neonati e per i bambini. Poi, la richiesta maggiore resta quella del lavoro. Ma mentre prima le parrocchie riuscivano a realizzare l’incontro tra chi, ad esempio, aveva bisogno di aiuto per le pulizie domestiche o di badanti e chi richiedeva lavoro adesso anche questo è diventato sempre più difficile da fare. Perché c’è sempre meno richiesta e perché adesso le pensioni servono sempre più a mantenere i familiari che alle esigenze delle persone anziane».

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