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Rosanero alla vigilia della sfida, Mignani: «Con il Venezia serve la stessa grinta tirata fuori con la Sampdoria»

Il tecnico: «Voglio lo stesso atteggiamento e lo stesso spirito»

Michele Mignani(Foto Tullio Puglia)

«Penso che il Palermo visto contro la Sampdoria sia stato un Palermo diverso dagli altri per atteggiamento e spirito. Partendo da questo poi sono venute fuori anche cose carine a livello tattico. Vorrei che contro il Venezia la mia squadra avesse stesso spirito e atteggiamento, l’avversario sarà diverso rispetto alla Samp, ma la priorità è che si riporta da quello». Lo ha detto l’allenatore del Palermo Michele Mignani alla vigilia della partita d’andata della semifinale playoff di serie B contro il Venezia che si giocherà al Barbera alle 20,30.

«Non so chi arriva meglio alla partita di domani - ha detto - due giorni tra una partita e l’altra sono pochi, ma questo è quello che ci è stato concesso, devi recuperare le energie e preparare la partita. Non so come sta il Venezia, ma so che dobbiamo avere ancora più entusiasmo rispetto all’ultima partita. Vediamo come stanno i ragazzi, ma sono giovani e sani, in tre giorni recuperano le energie».

In campionato il Palermo contro il Venezia ha vinto 3-1 al Penzo e perso al Barbera 3-0 al ritorno. «Gli avversari si limitano con il lavoro di squadra - ha detto Mignani - come abbiamo fatto con la Sampdoria. Il Venezia non è solo per limitare giocatori importanti avversari, venezia non è solo Pohjanpalo che è il capocannoniere del campionato, ma ha altri giocatori validi che lo hanno portato a sfiorare la promozione diretta in A. Sarà partita in cui in campo ognuno sfrutterà le proprie individualità, ma poi sarà decisa dal collettivo».

Domani sera si prevede un altro pienone. «Quando sono entrato in campo con la squadra per il riscaldamento - ha raccontato Mignani - ho avuto sensazioni bellissime, lo stadio era già quasi pieno. Ho pensato in quel momento che non è possibile non avere voglia di giocare la partita in quelle condizioni. Poi è altrettanto vero che sia noi che gli avversari abbiamo giocatori di spessore abituati al pubblico e alle pressioni. Mi auguro che ci sia il pienone anche col Venezia, ma alla fine siamo noi che dobbiamo metterci del nostro quando andiamo in campo a prescindere dal numero dei tifosi».

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