Due risultati su tre a disposizione, ma guai a giocare per la «x»: se la sfida tra Palermo e Sampdoria dovesse chiudersi in parità al 90’ gli ospiti, come previsto nel regolamento della Lega B per il primo turno dei play-off, avranno a disposizione i tempi supplementari per centrare la qualificazione; non sono previsti rigori, pertanto se al 120’ il risultato è fermo sul pareggio passa la squadra con la migliore classifica. Nel caso di venerdì prossimo (17 maggio) il Palermo.
Lo scenario cambia per semifinale e finale, entrambe articolate sul doppio confronto: a giocare l’andata in casa è la vincitrice del turno preliminare mentre al ritorno, in caso di parità assoluta, passa anche qui chi si è piazzato meglio, ma stavolta non sono previsti i tempi supplementari. Ciò significa che per raggiungere la Serie A il Palermo, qualora si qualificasse venerdì, deve vincere almeno una partita su due sia in semifinale che in finale: l’unica eccezione è se all’ultimo atto dovesse verificarsi un (improbabile) incrocio con il Brescia, ottavo al termine della regular season. In quel caso basterebbe non perdere.
Nella foto gli allenatori di Palermo e Sampdoria, Mignani e Pirlo
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