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Crisi Palermo, Mignani: «Dobbiamo tirare fuori il carattere». Soleri: «È il momento di guardarci tutti in faccia»

Nelle dichiarazioni del dopo-gara si fa fatica a spiegare perché i rosa abbiamo offerto una prestazione così disastrosa. La partita con l'Ascoli decisiva per dare una svolta

Capire perché il Palermo abbia offerto una prestazione così disastrosa sul campo dello Spezia non è semplice. Nel dopo-gara l'allenatore rosanero Michele Mignani dice che «la squadra deve tirare fuori il carattere in un momento in cui tutte le altre lottano per un obiettivo», mentre l'attaccante Edoardo Soleri, oggi schierato dall'inizio e tenuto in campo per tutti i 90' , promette massimo impegno già da domani, ma avverte se stesso e i compagni che «le parole se le porta il vento, è il momento di guardarci in faccia e trovare le soluzioni».

Ok, si farà, si dirà, si proverà. Ma perché non lo si è fatto già oggi? «L'approccio alla partita non è stato quello che dovevamo avere», dice l'allenatore. Primo tempo non pervenuto, insomma. E gol incassato, un vero regalo allo Spezia. «Nel gol abbiamo delle responsabilità - ma dovevamo essere in grado di provare a riprendere la partita, a ribaltarla». Invece, niente. «Nel secondo tempo la squadra ha reagito, ha provato a riprendere la partita, ma quello che facciamo non basta mai...». Ci vuole di più, occorre, dice Mignani, «tirare fuori gli attributi, per ritrovare la fiducia in noi stessi e ricambiare i tifosi che ci accompagnano sempre, sia in casa che in trasferta». Mignani guarda già alla partita di domenica con l'Ascoli, l'ultima della regular season allo stadio Barbera. «Vogliamo riconquistare una vittoria in casa, i tifosi lo meritano. Ma per farlo - dice l'allenatore - dobbiamo lavorare su noi stessi, sulle nostre ansie e preoccupazioni. E fare una grande partita».

Serve una seduta di introspezione collettiva, insomma, come lascia capire anche Soleri. «Dobbiamo compattarci, come gruppo intendo, finire al meglio la stagione e concentrarci per i play-off», dice l'attaccante romano, secondo il quale «ci vuole una svolta perché Palermo merita di più. I tifosi sono delusi e lo siamo anche noi. Dobbiamo già da domani in allenamento lavorare per invertire questo trend». Per la squadra e soprattutto per i tifosi. «Oggi era il primo maggio e nonostante il giorno festivo sono venuti da Palermo. Li capisco. Cercheremo di renderli felici nelle prossime partite, di impegnarci affinché possano esser orgogliosi di noi. Cominceremo subito a preparare la partita contro l'Ascoli, che sarà difficile perché tutte le squadre adesso lottano per qualcosa. La vittoria ci manca da troppo tempo. Noi non abbiamo mollato, però è un periodo che ci dice male».

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