Due settimane per ricomporre i cocci e otto partite per salvare il salvabile. Peggio di così il Palermo all’ultima sosta di campionato non poteva arrivarci. La sconfitta con il Venezia - pesante nel punteggio e nel modo in cui è maturata - segna un punto di non ritorno. Per Corini che è sempre più «sopportato» dai tifosi e per la squadra che è tornata in un loop come ad ottobre-novembre. La promozione diretta è andata, i play-off però sono ancora lì ed è giusto che il Palermo se li giochi al massimo. Anche per rispetto di quei tifosi che, nonostante spettacoli osceni, continuano a frequentare il Barbera e gli altri stadi italiani in cui fanno capolino le maglie rosanero.
La situazione è pesante, ripartire non sarà facile, ma Corini almeno sa di non essere in discussione. Il City Group gli ha rinnovato la fiducia anche dopo la batosta con il Venezia e questo è pure un messaggio per la squadra. Allenatore e giocatori adesso dovranno trovare il modo per venire fuori da un tunnel che sembra nuovamente infinito come quello di qualche mese fa. Dopo più di due terzi di campionato, i difetti da correggere sono ancora tanti. Primo fra tutti quello relativo alla fase difensiva che è sempre più confusionaria e raffazzonata.
Corini ricominci da lì, perché senza difesa non si va da nessuna parte. Soprattutto nei play-off e soprattutto se il Palermo non se li giocherà in posizione privilegiata come sembra. La riflessione in queste due settimane deve essere profonda, senza tralasciare nulla e, dunque, nemmeno la questione tattica, perché il Palermo probabilmente non può permettersi solo due mediani. Per farlo servirebbe una condizione fisica decente, ma questa squadra pare sempre con la spia della riserva accesa. La sosta può essere d’aiuto anche in questa direzione.
Nel momento in cui si ripartirà (a Pisa), il Palermo ha l’obbligo di chiudere il campionato senza lasciare più niente per strada sia per blindare i play-off, sia per provare a risalire qualche posizione in classifica per evitare il turno preliminare. Tutto ciò può avvenire solo se Corini e la squadra tornano in sintonia come prima della trasferta (poi divenuta tragica) con la Cremonese. Se non sarà così, i play-off rischiano di durare pochissimo. E sarebbe un’altra coltellata ai tifosi.
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