Decide un colpo di testa, l'ennesimo vincente della stagione del Palermo. Un gol segnato (minuto 36' pt) da Nedelcearu, che sfrutta i suoi 190 centimetri per sovrastare Capradossi e indirizzare in porta un lob ben dosato da Gomes sugli sviluppi di un calcio d'angolo (ecco perché il romeno era lì). Occhio al tabellino: corner 7-3 per il Lecco. Ma il risultato dice Lecco-Palermo 0-1. La differenza tra le due squadre è tutta lì. Il Palermo, con meno della metà dei corner calciati, ha fatto gol, il Lecco no. L'unico vero pericolo da calcio piazzato per i rosa è arrivato su punizione, quasi alla fine della prima frazione di gioco. Ma sul colpo di testa secco e preciso di Inglese (punizione battuta da Parigini) Pigliacelli ha fatto un intervento monstre, neutralizzando sulla linea con grande reattività un gol già incartato e pronto per la consegna.
E se contro l'ultima in classifica devi accontentarti del jolly, vuol dire che il gioco ancora ristagna, nonostante il rientro di Ranocchia. Il Palermo non ha mai dettato legge al Rigamonti-Ceppi. Al contrario, ha maledettamente sofferto il Lecco, soprattutto nel primo tempo. I padroni di casa, consapevoli di essere ormai con l'acqua alla gola, hanno dato tutto per replicare il risultato dell'andata. Ma hanno peccato di incisività. Sì, nei primi 5 minuti i rosa hanno ballato. Prima Pigliacelli si è dovuto distendere alla sua destra per schiaffeggiare fuori dalla porta una rasoiata di Parigini, ben assistito da Inglese. Poi l'ex Napoli si è messo in proprio e al portiere rosanero ha ricordato i gol presi quest'anno sui tiri a giro. Per fortuna del numero 22, il pallone si è spento di un soffio a lato.
Costantemente aggressivo Diakité sull'improvvisato esterno sinistro Ionita, dall'altro lato Parigini ha trovato disco verde, prendendo spesso il tempo a Lund e scodellando nel cuore dell'area avversaria palloni insidiosi che però non hanno cambiato il corso della gara. Il Palermo, fra l'altro, si è svegliato presto dal torpore e ha impensierito Melgrati prima con un tiro forte ma centrale di Segre, al termine di una proficua sgroppata, e poi con un cross basso di Di Mariano che ha attraversato tutta l'area, senza trovare il contatto col piede del designato Di Francesco. Si è cominciato così a giocare a viso aperto da entrambe le parti, ma senza troppa precisione in avanti. Ad esempio, con Brunori che scivola in piena area e prova un improbabile calcio da terra o con Ranocchia che poco dopo non arriva a colpire sul servizio dello stesso Brunori e invoca un rigore per un contatto giudicato regolare dal team arbitrale; oppure, sull'altra sponda, con Capradossi di testa e Degli Innocenti da lontano che mancano completamente la porta.
Ma al 35', preludio del gol decisivo, la precisione c'è tutta, sia nel cross dalla destra di Segre, sia nella volée acrobatica di esterno sinistro di Brunori, sia nel guizzo di Melgrati che smorza in gola al capitano rosanero l'urlo di gioia. Poco male, perché sul corner successivo Gomes si affida allo spilungone romeno per trasformare la trasferta rosa in una festa. È il gol che Corini aspettava per sterzare nuovamente dopo tre (o due e mezzo, se vi pare) passi falsi. Peccato che poco dopo Di Mariano, anziché chiudere il triangolo o quanto meno calciare in porta, provi a centrare il Lago di Como al termine di una pregevole azione nata dal rilancio di Pigliacelli e passata dal tacco di Ranocchia, dal filtrante in verticale di Segre e dallo stop-assist di Brunori. Un mancato 2-0 che avrebbe potuto risvegliare i fantasmi, senza la magia di Pigliacelli sull'incornata di Inglese.
Il secondo tempo, visti i precedenti, ad ogni modo fa paura. Ma il Lecco ha finito la benzina, soprattutto in Inglese e Parigini, e ha bisogno di venti minuti buoni per portare Degli Innocenti al tiro, al termine di una efficace azione personale: palla sull'esterno della rete, Pigliacelli stavolta non deve fare gli straordinari. A inizio ripresa, invece, era stato il suo omologo lecchese, Melgrati, a dovere sbarrare la strada a un incerto Brunori per evitare che l'incauto passaggio all'indietro di Caporale si trasformasse in un pacco regalo per il 2-0 rosa. Intervento da rigore, in un primo momento, per un altro incerto della partita, l'arbitro Pezzuto, ma non per la sala Var: l'entrata del portiere, seppure a piedi uniti, è sul pallone.
Scampato pericolo che il Lecco non riesce a sfruttare. La girandola dei cambi, da una parte e dall'altra, non rivitalizza una gara giocata su un terreno pesante e condotta stancamente verso la fine da una tremolante squadra rosa. I tre punti entrano in saccoccia, ma il secondo e anche il terzo posto (col Venezia vittorioso sul Bari) restano lontani. I lagunari arriveranno venerdì sera al Barbera con 5 punti di vantaggio e con un Pohjanpalo in gran spolvero. Il finlandese ha segnato anche oggi e guida la graduartoria dei bomber a quota 16, due gol in più di Coda e Casiraghi e quattro su Brunori. Il confronto fra i due centravanti sarà l'attrazione supplementare di una sfida già molto importante per la classifica. All'andata finì così: Venezia 1-Palermo 3, Pohjanpalo 1-Brunori 3.
Lecco-Palermo 0-1
RETE: pt 36' Nedelcearu
LECCO (4-4-2): Melgrati 6.5; Lemmens 6, Ierardi 5.5, Capradossi 5.5, Caporale 5.5; Parigini 7 (28' st Lunetta 6), Degli Innocenti 6.5 (28' st Listkowski 5.5), Galli 6, Ionita 5.5 (20' st Crociata 5.5); Novakovich 5.5 (34' st Beretta 6), Inglese 6.5 (20' st Salcedo 5.5). In panchina: Saracco, Bianconi, Salomaa, Frigerio, Lepore, Guglielmotti, Buso. Allenatore: Aglietti 6
PALERMO (4-2-3-1): Pigliacelli 7; Diakité 6.5, Nedelcearu 7, Ceccaroni 6, Lund 5; Gomes 6, Segre 6.5 (37' st Henderson sv); Di Mariano 5.5 (24' st Vasic 6), Ranocchia 6 (14' st Coulibaly 5.5), Di Francesco 6 (24' st Traorè 6); Brunori 6 (37' st Soleri sv). In panchina: Desplanches, Kanuric, Jensen, Mancuso, Insigne, Buttaro, Aurelio. Allenatore: Corini 6
ARBITRO: Pezzuto 5.5
NOTE: giornata piovosa, campo pesante. Spettatori: 4.447. Ammonito: Galli. Angoli: 7-3. Recupero: 1'; 4'
Persone:
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