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Il Palermo recupera due volte e batte la Cremonese all'ultimo respiro

Vittoria di peso per i rosanero grazie a una punizione di Stulac da sinistra che non viene toccata da nessuno e si infila in porta. Di Nedelcearu e Di Francesco le altre reti

La roulette dell'ultimo minuto stavolta pesca il rosa. La pallina si ferma sul numero 6, quello di Stulac, al minuto 97. Una punizione molto tagliata da sinistra non è preda di nessuno, nemmeno di un incerto Jungdal. Il portiere della Cremonese si fa ingannare dalla traiettoria e il Palermo vince per 3-2 una partita che ha rischiato di perdere. Sotto due volte, è riuscito a recuperare con le reti di Nedelcearu e Di Francesco.

Sull'1-2 ha anche temuto di capitolare, quando a Coda è stato annullato un gol dal Var per un fuorigioco millimetrico. Il mancato 1-3 ha spronato i rosanero, che hanno ribaltato il risultato e adesso guardano la classifica con più sollievo: alla fine del girone d'andata il Palermo aggancia proprio la Cremonese a 32 punti, quinto posto a tre sole lunghezze dalla seconda posizione occupata da Venezia e Como. I problemi non sono tutti risolti, perché la difesa ha spesso ballato oggi al Barbera, ma la formazione di Corini nelle ultime 4 gare ha recuperato la voglia di lottare.

Ha sorpreso il publico la scelta del tecnico di tirare fuori Brunori a mezz'ora dalla fine, subito dopo il gol annullato a Coda. Il capitano non ha giocato male, ma all'inizio della ripresa ha sbagliato un gol e forse l'allenatore, nel momento più difficile della gara, ha scelto di dare maggior peso in avanti alla squadra. Al posto di Brunori è entrato Soleri e poco dopo è andato in campo anche Mancuso (per Insigne). Cambi che hanno riequilibrato il corso della partita, dalla quale la Cremonese è uscita battuta per avere fallito più volte il match-point.

Priva di Lucioni infortunato e Marconi squalificato, la difesa ha ritrovato Ceccaroni, rientrato in gruppo in questi giorni e subito gettato nella mischia dal primo minuto. Il reparto arretrato ha confermato le numerose carenze delle ultime settimane, come ad esempio sul primo gol dei grigiorossi, al 7': un blocco della Cremonese libera al cross Sernicola sulla sinistra, la palla al centro viene intercettata da Ghiglione, che anticipa un incerto Lund e batte Pigliacelli.

Il Palermo capisce che sarà un'altra giornata difficile e comunque cerca di riordinare le idee. Insigne e Di Francesco pungono in un paio di occasioni e i rosa collezionano calci d'angolo. Su uno di questi, al 20', la palla viene servita ad Henderson, che calibra bene sulla testa di Nedelcearu. Gol del rumeno, confermato in formazione titolare in coppia con Ceccaroni.

Si riparte e il gioco fluido della Cremonese torna a impensierire Corini. Al 24' è necessario un gran volo di Pigliacelli per fermare un colpo di testa di Bianchetti, giunto dalle retrovie sul cross indirizzato da Collocolo sulla linea fuori dall'area. Una prova del gol, che arriva 8' dopo. Ghiglione, anche lui da destra, lancia una palla sempre fuori dall'area, dove pesca Castagnetti, che si coordina e colpisce al volo. Un tiro dai 25 metri in diagonale che Pigliacelli inquadra con un attimo di ritardo. Il tuffo del portiere non è efficace, la palla viene sfiorata ma si spegne nell'angolo alla sua sinistra. Pigliacelli si riscatta al 40', deviando una bella conclusione di Coda, al quale Ceccaroni non riesce a chiudere lo spazio verso la porta.

Nell'intervallo la prima scelta coraggiosa di Corini. Gomes lascia il posto a Stulac. Ma lo sloveno non basta nell'immediato a cambiare le cose. Anzi, al 49', sono gli ospiti a sfiorare la rete, ancora con Castagnetti, che dal limite punta la stecca sull'angolo alla destra di Pigliacelli e manca la buca di un soffio. Brunori lo imita poco dopo, ma da dentro area: Insigne approfitta di una palla persa da Coda e imbuca per il suo capitano, il 9 si gira e di destro incrocia da posizione favorevole. Palla larga, niente pareggio.

Il gol annullato a Coda fa capire a Corini che bisogna osare di più. Si passa al 4-2-3-1, arriva il momento di Soleri e Di Mariano. Buona la prestazione del palermitano, che da destra incide e riesce anche a coprire. Anche Soleri si batte come un leone, ma manca di precisione, anche se mette lo zampino nell'azione del 2-2, giunta dopo un altro brivido corso da Pigliacelli sul tiro a giro di Sernicola largo di poco. La torre romana spizza il pallone quel che basta a liberare Di Francesco. Il 17 cerca spazio, non lo trova e serve Insigne, il napoletano a sua volta vede chiusa la porta e allora restituisce palla al compagno. Di Francesco stavolta è ben piazzato, vede la porta e colpisce di destro con l'avversario davanti. Tira sul primo palo e brucia Jungdal: 2-2.

La Cremonese rimpiange di non avere chiuso la partita, Corini comincia ad accarezzare il sogno di una vittoria che qualche minuto prima sembrava impossibile. Ma sei minuti dopo Vazquez sfiora il gol del nuovo vantaggio lombardo, calciando di poco fuori. Corini si regala un'ulteriore dose di coraggio. Mancuso va in campo al posto di Insigne e comincia un finale di gara con entrambe le squadre protese alla ricerca del gol-vittoria. Una spallata su Di Mariano non fa vibrare l'esperta Ferrieri Caputo e nel recupero il Palermo rischia il tracollo, quando Afena-Gyan trova sotto l'albero un regalo di Nedelcearu, ma cincischia e non conclude. Sul successivo tiro di Sernicola è provvidenziale Lund.

Si gioca senza esclusione di colpi e il Palermo conquista una punizione sulla fascia sinistra del campo. È il 97', Stulac si incarica di calciarla, l'area è piena di maglie rosa. Ci credono. La punizione è insidiosa, ma nessuno riesce a toccarla. Il portiere danese della Cremonese intuisce in ritardo quel che sta succedendo. Lo capisce quando la palla rimbalza proprio al suo fianco ed entra in porta. Il goffo tentativo in spaccata è roba che può riuscire solo agli emuli di Garella, ma ci vuole quella reattività che al portiere-scudetto di Napoli e Verona non mancava di certo. Buon per il Palermo, che resiste agli ultimi assalti e incassa la seconda vittoria consecutiva al Barbera.

Ora comincia il girone di ritorno, quello della verità. Dopo la lunga sosta, il 13 gennaio i rosa giocheranno un altro match ad alta quota, contro il Cittadella che è avanti di un punto. Ma non c'è da avere paura, perché il Palermo degli ultimi tempi è andato a un passo dalla vittoria già a Parma e a Como. Avesse quei quattro punti in più, oggi sarebbe secondo. Corini si augura almeno che fra due settimane la squadra sia al completo. Con la coppia Lucioni-Ceccaroni dietro, i muscoli di Coulibaly in mezzo al campo e all'occorrenza uno Stulac goleador dell'ultimo minuto.

Palermo-Cremonese 3-2

RETI: pt 7’ Ghiglione, 20’ Nedelcearu, 32’ Castagnetti; st 27’ Di Francesco, 52’ Stulac

PALERMO (4-3-3): Pigliacelli 5.5; Graves 6 (21’ st Buttaro 6), Nedelcearu 6, Ceccaroni 6, Lund 5.5; Henderson 6 (14’ st Di Mariano 6.5), Gomes 6 (1’ st Stulac 7), Segre 6.5; Insigne 6.5 (37’ st Mancuso sv), Brunori 6 (14’ st Soleri 6), Di Francesco 7. In panchina: Desplanches, Kanuric, Aurelio, Vasic, Valente. Allenatore: Corini 6.5

CREMONESE (3-5-2): Jungdal 5; Antov 6, Ravanelli 6.5, Bianchetti 6; Ghiglione 7 (44’ st Quagliata sv), Collocolo 6.5, Castagnetti 6.5, Majer 5.5 (17’ st Abrego 6), Sernicola 6.5; Vazquez 6 (44’ st Okereke sv), Coda 6 (17’ st Afena-Gyan 5.5). In panchina: Saro, Sekulov, Ciofani, Tuia, Valzania, Lochoshvili, Tsadjout, Zanimacchia. Allenatore: Stroppa 6

ARBITRO: Ferrieri Caputi di Livorno 6.5

NOTE: serata umida, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 22.826. AmmoAggiornaniti: Majer, Graves, Okereke, Ceccaroni, l’allenatore del Palermo Corini. Angoli: 6-4. Recupero: 2’; 6'

Fotogallery Tullio Puglia

 

 

 

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