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La crisi del Palermo, Rinaudo: «Cacciare Corini non è la soluzione»

Il direttore sportivo dei rosanero: «Siamo arrabbiati con noi e dispiaciuti per i tifosi»

«Siamo consapevoli del trend negativo che stiamo vivendo, i momenti difficili arrivano. Ci sono delle cose da migliorare e tutto il club è concentrato per migliorarle. Siamo arrabbiati con noi stessi, ma questa rabbia ci dà tanta energia per invertire la rotta e fare bene come a inizio stagione». Lo ha detto il direttore sportivo del Palermo Leandro Rinaudo a SkySport rompendo il silenzio del club sul momento difficile della squadra rosanero in campionato. Domenica scorsa, al termine della partita persa contro il Cittadella in casa, i tifosi hanno contestato la squadra chiedendo l'esonero del tecnico Eugenio Corini.

«Sono momenti che capitano nel calcio - ha aggiunto Rinaudo - in un progetto con una visione globale come quella che abbiamo a livello culturale pensiamo che esonerare l’allenatore non sia la soluzione giusta, ma allo stesso tempo siamo vigili ogni giorno per verificare che ci siano le condizioni per tornare ad essere quelli che eravamo ad inizio stagione. C’è unione d’intenti e abbiamo tanta energia per venire fuori da questa situazione. I tifosi sono il motore pulsante del nostro cuore, capiamo la frustrazione e soffriamo per loro. Palermo è unica, abbiamo bisogno del loro supporto e tutti insieme ne usciremo».

A proposito dei programmi del club che hanno come obiettivo la promozione in Serie A, Rinaudo ha sottolineato che il percorso del Palermo «è in linea con l’essere competitivi in questa Serie B - le sue parole - siamo terzi e abbiamo tutte le condizioni per raggiungere l’obiettivo. Bisogna avere pazienza, anche se so che non è semplice. Il progetto è destinato a diventare grande».

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