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Ballottaggi in mediana e attacco: il Palermo contro il Cittadella vuole un altro guizzo

Corini studia l’undici migliore per chiudere in bellezza prima della sosta

L'esultanza dei rosa dopo il gol di Coulibaly contro il Brescia (foto di Tullio Puglia)

Il Palermo si avvicina alla sfida col Cittadella carico del successo ottenuto nel turno infrasettimanale di mercoledì contro il Brescia, un successo che ha rilanciato i rosanero in classifica e risollevato il morale della squadra, che era reduce da un solo punto raccolto in tre gare, di cui due interne. La gara contro i veneti è uno di quei match che può dire tanto sulle ambizioni della formazione di Corini e dare un maggior valore ai tre punti ottenuti con le rondinelle.

Per queste ragioni l’allenatore rosanero sta studiando la formazione migliore da mettere in campo, consapevole delle note positive avute da tutto il gruppo nell’ultima uscita. In difesa pochi i dubbi sull’assetto che andrà ad affrontare la squadra di Gorini. Sul modulo l’unico elemento di variazione può essere legato al 4-3-3 anziché il 4-2-3-1, ma la sensazione è che si vada verso una conferma dello schieramento visto tre giorni fa. Ceccaroni è uno dei sicuri assenti, con il centrale che si sottoporrà a degli esami che scioglieranno le riserve sulla reale entità dell’infortunio che lo ha costretto a lasciare il terreno di gioco contro il Brescia. Al suo posto certo della titolarità c’è Marconi, che è entrato molto bene e ha dimostrato di poter essere utile alla causa e di esser sempre pronto nel momento di necessità e bisogno.

Sulla corsia mancina Lund è sempre favorito su Aurelio, con lo statunitense che ha lavorato regolarmente con il gruppo. A completare il pacchetto arretrato davanti a Pigliacelli, sulla destra ci sarà Mateju, mentre al centro insieme a Marconi il solito Lucioni. I ballottaggi più incerti sono quelli relativi alla linea mediana, dove Corini può disporre di quasi tutti gli interpreti, ad eccezione di Vasic che - però - potrebbe comunque riuscire a recuperare. Segre ieri ha lavorato regolarmente in gruppo e si aggiunge ai calciatori che potrebbero giocarsi un posto dal primo minuto. In vantaggio, al momento, naturalmente c’è il centrocampo che è sceso in campo con il Brescia, ma non sono da escludere possibili sorprese, come un rilancio di Henderson da titolare.

In avanti i dubbi sono legati alle due fasce, piuttosto che al centro dove Brunori - capitano e bomber della squadra - è uno dei tasselli inamovibili. A mettere in difficoltà Corini è probabilmente Valente, che contro il Brescia ha vinto il ballottaggio con Insigne, fornendo una prestazione di spessore in entrambe le fasi. Difensivamente è sempre stato attento e puntuale nel raddoppio, in zona d’attacco sempre pungente e pericoloso riuscendo anche a servire l’assist per il gol vittoria a Coulibaly. Dall’altra parte sulla sinistra Mancuso è favorito su Di Mariano, con il 10 rosanero rientrato da poco dai box e che nello spezzone di gara con il Brescia ha comunque dato segnali positivi quanto dal punto di vista fisico, tanto da quello dell’intensità e della voglia di incidere.

Corini ha ancora un altro po’ di tempo per decidere, ma diversi elementi del gruppo scalpitano per trovare spazio. Il tecnico rosanero ha pressoché ruotato quasi tutti, soprattutto sfruttando i cinque cambi che gli consentono di cambiare assetto e caratteristiche dei giocatori a gara in corso. Con il Cittadella servirà un’altra prova di carattere, sacrificio e soprattutto corsa.

In alto lesultanza dei rosa dopo il gol di Coulibaly contro il Brescia (foto di Tullio Puglia)

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