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Il mediano diventa trequartista, il 4-2-3-1 è un’opzione in più per il Palermo

Non è la prima volta: il modulo era già stato utilizzato col Modena e anche in quel caso arrivò una vittoria

Genova 04/11/2023: durante la partita di Serie B Sampdoria vs Palermo allo Stadio Luigi Ferraris di Genova(Foto Tullio Puglia)

Uno dei principali dubbi di Corini in vista del Cittadella riguarda il modulo con cui scendere in campo: contro il Brescia infatti il consueto 4-3-3 ha lasciato spazio a un 4-2-3-1 in cui i muscoli si bilanciavano con gli inserimenti. Non a caso a decidere il match è stato il centrocampista dalla prestanza fisica più importante, ovvero Coulibaly, con un colpo di testa perfetto alle spalle della difesa avversaria: proprio la posizione del senegalese ha lasciato intendere, fin dai primi minuti, che qualcosa dal punto di vista tattico era cambiato.

La gara con le «rondinelle» è stata la seconda in campionato in cui il tecnico ha azzardato il 4-2-3-1: lo aveva già fatto a Modena con eccellenti risultati, dato che la batteria di trequartisti composta da Insigne, Henderson e Di Francesco aveva dato spettacolo; lo scozzese aveva regalato giocate di alta qualità e sbloccato la partita con un sinistro al volo, gli esterni avevano mandato in tilt la retroguardia di Bianco con la loro velocità (ne sa qualcosa Oukhadda, espulso a metà primo tempo per fallo da ultimo uomo sul numero 17). Stavolta Corini ha cambiato tutti e tre gli effettivi, mettendo Valente a destra, Coulibaly centrale e Mancuso a sinistra: quest’ultimo è apparso un po’ più in difficoltà rispetto ai compagni di reparto, sacrificandosi da esterno e accentrandosi meno del solito per duellare con i difensori del Brescia. Molto più in palla gli altri due: il numero 30 ha dimostrato che quella zona di campo è ancora il suo territorio, il senegalese nonostante la posizione insolita ha regalato ai rosa tre punti pesantissimi. Anche il duo di centrocampo composto da Stulac e Gomes ha retto bene al nuovo modulo, vincendo buona parte dei duelli con la mediana di Gastaldello e ripiegando in difesa quando la situazione lo richiedeva.

L’assenza di Di Francesco e il periodo non brillantissimo di Insigne, insieme alla prova maiuscola di Coulibaly, lasciano supporre per il Cittadella una conferma per la batteria di trequartisti vista mercoledì. Scalpita anche Di Mariano, in campo per 25’ contro il Brescia ma pericoloso solo con un assist per Soleri (colpo di testa fuori di un soffio): anche lui come il numero 80 ha ripreso a lavorare in gruppo da poco, ma allenandosi con continuità punta a ritrovare la miglior condizione e diventare un jolly importante nello scacchiere di Corini.

Le due settimane di sosta dopo il match di domenica daranno modo al tecnico di lavorare in modo più approfondito sul modulo e decidere se il passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1 potrà avere carattere temporaneo o definitivo, contando comunque che i giocatori hanno esperienza e tasso tecnico necessari per adattarsi rapidamente a un cambio di schema. Inoltre, il probabile rientro di Segre (nella foto) e Vasic arricchisce le scelte a disposizione di Corini: il numero 20, ancora a secco in campionato, ha dato il meglio in carriera proprio da trequartista a Padova. Lui, Di Mariano e Valente sono gli unici, tra i giocatori del Palermo più offensivi, a non essersi ancora sbloccati: la rincorsa alla Serie A passa anche da loro e da una cooperativa del gol che si fa sempre più ricca settimana dopo settimana.

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