Il primo tempo, questa volta, ha sorriso al Palermo. Una novità assoluta dentro una stagione nella quale la prima frazione di gioco ha rappresentato un vero e proprio tabù. Era dal 2 settembre scorso, infatti, e cioè dal match vinto 3-0 contro la Feralpisalò, che i rosanero non segnavano senza poi farsi rimontare.
Più di due mesi fa era stato Insigne ad accendere il Renzo Barbera al minuto 15, in quello che resta ancora oggi l’unico gol dell’ex Frosinone con la maglia rosa. Il Palermo aveva segnato, prima della vittoria contro la Sampdoria, soltanto 3 gol nei primi tempi. Era successo a Reggio Emilia contro la Reggiana (Lucioni al settimo), a Venezia (Brunori al nono) e al Barbera proprio contro i leoni del Garda della Feralpi (Insigne al 15esimo).
Per due volte si era fatto rimontare: al Penzo contro il Venezia, quando al gol del capitano seguì la rete di Pohjanpalo (al quinto di recupero del primo tempo), e a Reggio Emilia con il gol di Lanini al 63esimo. Per il resto le prime frazioni di gioco hanno fatto tanto parlare di se stesse più per i gol subiti che realizzati. Da inizio partita e fino al duplice fischio dell’arbitro il Palermo ha incassato ben 6 gol totali. L’ultimo, quello di Borini a Genova contro la Sampdoria, su calcio di rigore.
Questa volta sono stati gli uomini di Corini a segnare al 27esimo minuto e soprattutto a non subire più la reazione degli avversari. In termini numerici, concreti e realizzativi, sia chiaro. Visto che in realtà il Brescia ieri (8 novembre) aveva reagito eccome allo svantaggio tanto che Mateju al tramonto del primo tempo si è dovuto immolare sul tiro a botta sicura di Cistana. Un “volto nuovo” dentro a una gara che in realtà ha parlato della solita vittoria sofferta. L’ennesima di questa stagione.
Anche questa è una qualità, certo, anche se non saranno d’accordo i cuori dei 16.914 tifosi palermitani presenti ieri contro il Brescia. La terza vittoria in casa per la squadra di Corini, il quarto risultato utile su sei partite ai piedi di Monte Pellegrino. L’ennesimo risultato sofferto dopo la vittoria col Sudtirol (2-1, gol di Aurelio al minuto 89) e il pareggio con lo Spezia (2-2, Stulac al minuto 105).
Solo contro la Feralpisalò, tutto era andato liscio, nell’unica gara in cui i siciliani hanno difatti segnato 3 gol nel proprio stadio. Anche contro le rondinelle, in un match in cui il Palermo aveva bisogno di recuperare alcune certezze difensive, il pubblico ha assistito ad un successo sporco ma tremendamente efficace visto il balzo dalla quinta alla terza posizione nel giro di un’ora e 45 minuti circa. Prove di chiarimenti con il Renzo Barbera, troppo spesso luogo di insicurezze in questa stagione. Ma il test più importante è sempre il prossimo. Contro il Cittadella il Palermo capirà se casa sua può essere… amica.
Nella foto di Tullio Puglia il gol di Coulibaly che ha deciso il match
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