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Le scelte di Corini pagano: il Palermo soffre, ma batte il Brescia con un gol costruito da Valente e realizzato da Coulibaly

L'allenatore li ha schierati un po' a sorpresa dall'inizio. Nella ripresa si sono rivisti anche Buttaro e Di Mariano. Raggiunto il terzo posto

Le scelte dell'allenatore hanno pagato. Eugenio Corini voleva un Palermo più tosto a centrocampo e più incisivo in avanti e per trovare la quadra ha fatto una piccola rivoluzione, ricorrendo ai muscoli di Coulibaly, affidandosi alla potenza di Mancuso e rispolverando la fantasia di Valente, alla ricerca di quelle soluzioni sulla fascia che finora sono arrivate col contagocce. E Nick non si è lasciato sfuggire l'occasione. Dal suo piede, il sinistro nella circostanza, è partito il cioccolatino che Coulibaly in tuffo ha trasformato in tre punti d'oro per la classifica: Brescia battuto 1-0, Palermo di nuovo terzo, a un punto dal secondo posto (Venezia) che vuol dire promozione diretta.

Questo match di recupero della seconda giornata era una partita troppo importante per Corini, dopo l'incubo degli ultimi tre turni. E forse anche perché giocata con la squadra della sua città, l'ha sentita a tal punto da innervosirsi nella parte conclusiva, finendo per essere prima ammonito e poi espulso. Ma quel che conta è che la squadra abbia tenuto fino al termine, rintuzzando gli assalti disperati delle rondinelle, colpo su colpo, e difendendo con il coltello fra i denti quel gol realizzato da Coulibaly al 27' del primo tempo.

Una vittoria della volontà, come sottolinea lo stesso Corini. Una partita giocata sulla grinta e sulla battaglia. I rosa hanno sofferto nella prima parte la voglia del Brescia di riscattarsi a sua volta dalle ultime deludenti prestazioni. Ma proprio nella difficoltà è venuto fuori il carattere della squadra, da Mancuso a Valente, da Lund a Mateju, da Coulibaly a Brunori. Valente ha cominciato a scodellare palloni pericolosi e su uno di questi è arrivato il gol che serviva.

Nel primo tempo, peraltro. Quasi a sfatare un tabù, quello dei primi tempi farlocchi del Palermo. La coesione del gruppo è saltata fuori anche dal gesto dell'autore della rete, che ha chiamato a raccolta i compagni per festeggiare con tutti. Il primo timbro per il senegalese, dodicesimo giocatore rosanero ad andare a bersaglio in questo campionato, un altro segnale del fatto che tutti sono importanti.

Nella ripresa si è rivisto anche Buttaro, che ha dato il cambio a Valente. La soluzione Insigne, nel momento in cui il Brescia stava producendo il massimo sforzo per arrivare al pareggio, deve essere sembrata un po' pericolosa all'allenatore e così è stato il turno del ventunenne difensore romano, più volte schierato anche l'anno scorso sulla linea di centrocampo. Non c'è stato spazio per Aurelio, stavolta, ma c'è stato per Soleri e per un altro rientrante, Di Mariano. I due attaccanti, appena entrati (per Brunori e Mancuso) hanno costruito insieme una superba palla gol, con colpo di testa di Edo alto di poco. Così come superbo è stato il salvataggio di Mateju su una pericolosissima conclusione di Cistana, nel primo tempo. Ma Corini non può neppure gioire per il rientro dei due ex lungodegenti, perché nella partita di oggi è arrivato un altro infortunio, quello di Ceccaroni, costretto a uscire nel primo tempo e sostituito da Marconi.

Ha pagato anche il doppio play. Costretto un po' dalla penuria di centrocampisti, Corini si è affidato a Stulac, affiancato da Gomes. Il francese a tratti ha dato spettacolo, come nei minuti di recupero, quando con una magia è venuto fuori da un groviglio a centrocampo e ha innestato la corsa di Henderson, nel frattempo subentrato a Coulibaly. Lo scozzese ha servito una palla deliziosa a Soleri e solo un gran gesto di Van de Looi ha negato all'attaccante rosanero la gioia del gol. E per fortuna che sull'ultima azione, minuto 95', il tiro di Bianchi da dentro area è stato deviato da Moncini.

Altrimenti, sai che beffa dopo il 2-2 dell'anno scorso che ha tolto i playoff al Palermo sul più bello. Ma quella ormai è storia. L'attualità si chiama Cittadella, l'avversario di domenica. Una gara da vincere per cancellare definitivamente il dubbio che il Barbera per il Palermo sia un problema.

Palermo-Brescia 1-0

RETE: pt 27' Coulibaly

PALERMO (4-3-3): Pigliacelli 6; Mateju 7, Lucioni 6.5, Ceccaroni sv (22' st Marconi 6), Lund 6.5; Coulibaly 7 (24' st Henderson 6), Stulac 6, Gomes 6.5; Valente 7 (24' st Buttaro 6), Brunori 6.5 (19' st Soleri 6), Mancuso 6.5 (19' st Di Mariano 6). In panchina: Desplanches, Kanuric, Graves, Insigne, Nedelcearu, Aurelio. Allenatore: Corini 7

BRESCIA (3-5-2): Lezzerini 6; Cistana 6.5, Papetti 6 (33' st Olzer sv), Mangraviti 5.5; Dickmann 6, Fogliata 6 (24' st Besaggio sv), Van de Looi 6, Bertagnoli 6 (24' st Bjarnason 6), Huard 6 (24' st Fares sv); Borrelli 5 (7' st Bianchi 6), Moncini 6.6 In panchina: Andrenacci, Riviera, Maccherini, Galazzi. Allenatore: Gastaldello (in panchina Thomassen) 5.5

ARBITRO: Camplone di Pescara 6

NOTE: Setata umida, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 16.914. Espulso al 39' st l’allenatore del Palermo Corini. Ammoniti: Dickmann, Cistana, Mateju, Fogliata, Soleri, Van de Looi, Lund. Angoli: 2-4 . Recupero: 3'; 6'

 

 

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