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Palermo, rimonta contro il Südtirol e vittoria da secondo posto: tre punti nel segno della difesa

Ceccaroni e Aurelio realizzano i gol che permettono ai rosa di ribaltare il risultato. Gli ospiti avevano chiuso il primo tempo in vantaggio

Il gol della vittoria di Aurelio (foto di Tullio Puglia)

Di fronte agli oltre 24.000 tifosi del Barbera, il Palermo batte il Südtirol, ottiene tre punti pesantissimi e sale al secondo posto in classifica. L’ha decisa Aurelio, con un colpo di testa che si è infilato sotto l’incrocio dei pali. Ottima la squadra di Corini nel primo tempo, ma sfortunata a concedere l’unico tiro in porta della squadra ospite, quello di Ciervo, che al minuto 38 si inventa il gol dello 0-1. Destro a giro che si insacca all’angolino e un Pigliacelli che, incolpevole, prova a tuffarsi senza riuscire a salvare il risultato.

Ma è stato, come detto, un buon Palermo. Ritmi alti e supremazia territoriale. Anche tante palle gol create. La prima, al minuto 16, con Brunori che calcia dentro l’area di rigore ma il suo destro viene respinto in angolo. Due minuti più tardi è Segre a provarci con un colpo di testa che però termina fuori di poco alla destra di Poluzzi, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Partita sporca, complicata, come era prevedibile. Al 35esimo Mancuso si gira e calcia, ma è bravo Cuomo ad opporsi.

Azioni prolungate e insistite, senza mai trovare il varco giusto nel corso del primo tempo. Nemmeno al 42esimo, quando Stulac illumina per Segre che con una mezza rovesciata riuscita male serve involontariamente Brunori, che da due passi non riusce a mettere alle spalle di Poluzzi il pallone del possibile pareggio. Il suo colpo di testa viene deviato dal portiere. Un Palermo sfortunato che non meritava di chiudere in svantaggio una prima frazione ben giocata. Evidentemente, la porta sotto la curva Nord ispira gol straordinari: vedere il gol di Canotto del Cosenza per credere, nel match che aveva aperto la sesta giornata del campionato di Serie B. Questa volta è stato Ciervo, nello stesso angolo, a trovare la parabola perfetta.

Nel secondo tempo il Palermo riparte come nel primo: feroce, vivace. E ci mette due minuti per ristabilire la parità nel punteggio. Grande il merito di Mancuso che tutto spostato a sinistra, in piena area di rigore, invece di battere a rete egoisticamente, serve al centro Ceccaroni che da ottima posizione trova la battuta giusta che regala ai rosanero il meritato pareggio. Gara apertissima, risultato in bilico: il Südtirol prova a vincerla, ma la traversa colpita al 20’ è viziata dal fallo precedente.

Da una parte all’altra. al 24' Mancuso ha tra i piedi la stoccata vincente, stoppa bene e tira al volo, ma manda alto da ottima posizione. Dagli spalti la gente chiama a gran voce l’ingresso di Soleri. Corini decide di impiegarlo ed il boato che si solleva al suo ingresso è assordante. Esce Mancuso. La gara resta vivace e anche Bisoli opera dei cambi ed il pubblico saluta con affetto l’uscita dal campo di Broh, di proprietà dei rosanero ma in prestito ai bolzanini. Il pubblico spinge, ma comincia ad affiorare qualche segnale di stanchezza ed il gioco rallenta. Meno circolazione della palla e più lanci lunghi spesso infruttuosi.

Così Di Francesco si inventa l’azione personale e al 36’ impegna il portiere ospite con un gran tiro a giro dal limite. Gli ultimi minuti sono un assedio del Palermo che al 44’ trova il gol con un gran colpo di testa di Aurelio in acrobazia. Esplode il Barbera. I minuti finali si giocano in un’autentica bolgia, Corini viene ammonito, il Sudtirol spinge, il Palermo conquista palla e prova a tenerla. Su banale fallo a centrocampo, spintone a Gomes e finimondo: animi caldissimi. A fine gara pure il tranquillo Corini non può fare a meno di scattare e gioire. Alla fine il triplice fischio, che sancisce un successo pesantissimo al Renzo Barbera. Tra Corrida e animi tesi, i rosanero conquistano altri tre punti da promozione.

In alto il gol della vittoria di Aurelio (foto di Tullio Puglia)

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