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Prima sconfitta stagionale per il Palermo, Canotto affonda i rosanero al Barbera

Un gol degli ospiti nei minuti finali condanna i rosanero in casa. Prestazione timida per gli uomini di Corini

Il gol di Canotto

La magia di Canotto nel recupero porta alla prima sconfitta stagionale del Palermo e fa trovare una vittoria, ai calabresi, che mancava dallo scorso marzo. Ad Ascoli copione inverso, con i ragazzi di Corini che avevano trovato il guizzo nei sospiri finali rimanendo sempre lucidi: oggi gli stessi si arrendono tra le mure amiche dopo una timida prestazione con pochi demeriti ma tanta disattenzione. Un tabellino finale non veritiero ferma il Palermo a quota dieci dopo sei giornate (e una partita da recuperare).

I ragazzi di Caserta partono da subito aggressivi e con tante idee, e lo dimostra la prima conclusione arrivata dopo appena 120 secondi dell’ex rosanero Tutino che su distrazione di Mateju calcia e sfiora il gol del vantaggio. E’ di nuovo Cosenza dopo altri due giri di lancetta prima con Marras, poi con Zuccon verso la porta di Pigliacelli. La conclusione di quest'ultimo termina alta di poco meno di un metro.

La risposta del Palermo arriva dopo poco meno di dieci minuti con una doppia occasione: prima Aurelio col sinistro trova l'opposizione di Micai, poi Henderson sulla ribattuta calcia a lato. Si accendono gli oltre 26 mila presenti oggi al Barbera. Al quarto d’ora il Palermo sembra aver trovato il ritmo e la giusta mentalità, quando su calcio d’angolo, grazie ad uno schema eseguito alla perfezione, con il cross di Stulac e il colpo di testa di Aurelio Micai è impegnato a respingere.

Nei paraggi Brunori non trova il guizzo giusto per intervenire. Alla mezz’ora si abbassano i ritmi e non ne giova lo spettacolo. Più falli a centrocampo ed equivoci tattici, complice anche una temperatura ancora decisamente estiva. Poco prima di andare a riposo ci riprovano i rosanero: l’azione parte da un tiro-cross di Di Mariano con Aurelio che prontamente conclude, la palla sbatte su un difensore del Cosenza e tutti al barbera chiedono il rigore. Non c’è nulla e si conclude con un nulla di fatto la prima frazione di gara: meglio il Cosenza i primi dieci minuti, lucido il Palermo a ritrovare gli equilibri subito dopo.

Al rientro cambia poco e le trame sono pressoché identiche. Si fanno vivi i ragazzi di Corini al 50’ dopo un cross di Henderson con Brunori che per poco non centra la porta. In agguato Di Francesco che ci prova Di Francesco in rovesciata, ma la palla viene facilmente respinta.

Ad un tratto si sveglia il match e in due minuti entrambe le compagini hanno due grosse chance per andare in vantaggio. Prima i rosanero, al 65’ con un contropiede gestito da Lucioni che serve in dirittura d’arrivo Brunori, l’ex Juventus U23 calcia però centrale dal limite dell’area senza riuscire a mettere in difficoltà Micai. La risposta degli ospiti è immediata e nell’azione successiva Mazzocchi colpisce il palo alla destra di Pigliacelli, rimasto immobile. Sospiro alla Favorita.
Al 70’ è ancora Cosenza grazie ad un perfetto cross dell’ex Rispoli che trova la testa di Forte: l’attaccante rossoblu costringe Pigliacelli alla parata in tuffo.

Il Palermo risponde e negli ultimi dieci minuti alza il baricentro mettendo in difficoltà la squadra calabrese pur non trovando mai la chiosa finale. Insigne all’84 rientra centralmente dal limite dell’area e lascia partire un piattone che fa restare immobile Micai, ma la sfera termina di poco al lato del palo. Ancora l’ennesimo soffio per i presenti sugli spalti.

Il Cosenza perde tutte le energie e forze, e gli ultimi dieci minuti di gioco (compreso il recupero) sono un forcing targato Palermo: pericoloso prima l’artefice della vittoria ad Ascoli, Mancuso, all’86’ che defilato lascia partire un tiro potente di poco fuori la destra dell’estremo difensore ospite. L’improvviso colpo di scena arriva nel momento in cui l’epilogo dei minuti di recupero sembra essere solo a tinte rosanero. Su contropiede - nel primo dei sette minuti di recupero - il subentrato Canotto si accentra e calcia con una traiettoria a giro che nonostante il tuffo di Pigliacelli è imprendibile.

Il Cosenza, noto per i gol in extremis, non si smentisce, e si porta in vantaggio nel momento di maggiore difficoltà. Negli ultimi contrattacchi il Palermo è confuso e in bambola e dopo 8 minuti il direttore di gara fischia la fine. Cosenza corsaro di misura al Barbera in una gara divertente (nel primo tempo) e sporca (nel secondo). Adesso l’impegnativa sfida infrasettimanale (martedì ore 20.30) al Penzo di Venezia. Passo falso dopo un avvio incoraggiante, che tuttavia non porta a mettere in discussione il più che sufficiente avvio dei rosanero.

PALERMO (4-3-3): Pigliacelli; Mateju, Lucioni, Ceccaroni, Aurelio (46’ Lund); Henderson (67’ Vasic), Stulac (67’ Gomes), Segre; Di Mariano (76’ Insigne), Brunori (C.), Di Francesco (81’ Mancuso).

Allenatore: Eugenio Corini

COSENZA (4-2-3-1): Micai; Cimino (70’ Rispoli), Venturi, Meroni (54’ Sgarbi), D’Orazio (C.); Zuccon (70’ Viviani), Calò; Marras (85’ Canotto), Mazzocchi, Tutino (85’ Voca); Forte.

Allenatore: Fabio Caserta

AMMONIZIONI: D’orazio 58’, Segre 90’, Tutino 91’ (fuori dal campo), Canotto 91’

RETI: 91’ Canotto

Nella foto di Tullio Puglia il gol di Canotto

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