Sudore e tanti sacrifici, le maglie di Torino, Ascoli e Gallaratese, ma soprattutto doppio ex di Como e Palermo, le due squadre che si affronteranno lunedì primo maggio alle 12.30 allo stadio Sinigaglia.
Parliamo di Oscar Brevi, che nel capoluogo siciliano ha lasciato una fetta del suo cuore, nonostante le sole sedici presenze collezionate nel 2003. Una stagione incredibile, una cavalcata da sogno. Terminata però nel modo peggiore: ”Eravamo in zona retrocessione e poi siamo arrivati a giocarci la promozione contro il Lecce in trasferta, in uno stadio gremito – ha raccontato ai microfoni di Gds.it -. La città festeggiava già perché sarebbe stato un ritorno in A dopo tanti anni. E' stata una mazzata quella sconfitta, perché arrivavamo da una rincorsa incredibile, ma purtroppo non siamo riusciti a vincere quello spareggio e siamo rimasti in B. Quella è stata una delle delusioni più grandi della mia carriera da calciatore”.
In quella stessa estate, dopo quell'annata sfortunata ma esaltante, il difensore milanese fu ceduto all’Ascoli: “La società mi avrebbe trattenuto – ha ammesso – ma io feci questa scelta di vita. Era appena nato mio figlio, l'Ascoli mi aveva chiamato e io avevo già 39 anni. Mi avevano offerto un contratto biennale e io sarei andato in scadenza col Palermo. In maniera lineare con Foschi abbiamo parlato del futuro. Non me ne sono pentito, anche perché negli anni successivi sono andato in A con l'Ascoli e col Torino. Di sicuro mi è dispiaciuto, perché a Palermo ero ben voluto e mi trovavo molto bene".
Dal passato al presente. Oscar Brevi segue ancora le sorti del club rosanero. Una società che gli ha dato tanto e una piazza alla quale è rimasto molto legato. Per l’ex Torino e Venezia tra le altre, i siciliani sono ancora in corsa per i playoff: “Il Palermo è partito con un po' di ritardo ma sta facendo un buon campionato. Esprime un buon calcio, sono focalizzati sull’obiettivo. Credo possa ambire ancora ad entrare negli spareggi promozione. Ha avuto qualche difficoltà iniziale e poi ha avuto un trend importante ed è sempre stato fuori dalla lotta per non retrocedere. Ha avuto un calo in questo periodo che è anche fisiologico”.
E ora il match con il Como. Una gara delicata che Brunori e compagni non possono sbagliare. Per Brevi è “lo spartiacque della stagione”. Una sorta di ultima spiaggia per credere ancora nella post-season: “Se il Palermo vince la partita può ancora sperare, è un impegno decisivo". Dall’altro lato ci sarà però una squadra agguerrita, che è indietro in classifica rispetto al Palermo, ma che vive a differenza dei siciliani un periodo di buona forma psicofisica. Da ex del club lombardo, Brevi si è così espresso sulla squadra allenata da Longo: “In questo momento stanno risalendo la china. Secondo me l'idea di partenza era di fare un campionato nella parte sinistra della classifica anche per gli investimenti che sono stati fatti. Sono stati parecchio tempo in zona retrocessione ma hanno le caratteristiche per salvarsi senza problemi e addirittura se dovessero inanellare una serie di risultati positivi potrebbero anche avvicinarsi in zona playoff".
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