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Palermo, Dario Saric: un giocatore ritrovato nello scacchiere di Eugenio Corini

Dario Saric (foto Tullio Puglia)

Nove risultati utili nelle ultime 10 partite, cinque vittorie, quattro pareggi e una sola sconfitta. Solo il Genoa è stato in grado di fermare Corini e i suoi uomini. Un filotto di risultati che ha tanti protagonisti, ma che pone al centro del palco una rinascita in particolare, quella di Dario Saric. Arrivato per 1,8 milioni di euro dall'Ascoli lo scorso anno, al termine di una trattativa lunghissima, il 25enne non era ancora riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale.

Gioca per la prima volta a Reggio Calabria il 3 settembre del 2022. Era la quarta giornata di campionato e la squadra di Inzaghi vinse 3-0. 55 minuti da dimenticare: opachi, vuoti. Nulla da segnalare a parte un inserimento che lo portò ad un colpo di testa debole. Corini lo buttò nella mischia anche contro Genoa e Frosinone alla quinta e alla sesta giornata. Dopo l'ennesimo 3 a 0 incassato, questa volta a Terni contro la Ternana, Corini lo relegò in panchina. Quindi solo 14' col Pisa, 6' col Cittadella e 19' con il Modena. Poi in panchina nella vittoria firmata Marconi contro il Parma e ancora solo 19' minuti a Cosenza.

Poca roba, fino alle due mancate convocazioni per infortunio per gli impegni contro Venezia e Benevento. Il centrocampista bosniaco rientrò giocando ancora qualche spezzone contro Como e Spal, dove il Palermo non andò oltre il pareggio, ma è contro il Cagliari che la musica cambiò. Venti minuti di qualità e di progressione, confermati da una superba prestazione a Brescia con 22 minuti di un'intensità altissima con quei 40 metri palla al piede e il filtrante per Segre leggermente lungo sul punteggio di 1-1.

Insomma antipasto del vero Saric. Un cambiamento che Corini percepisce e coglie al volo. A Perugia, nella prima partita del 2023, l'allenatore bresciano lo schiera di nuovo titolare dopo mesi. La prestazione è magnifica: Saric è tornato quello di Ascoli. Tantissimi palloni recuperati, tanti chilometri macinati. Quantità e qualità in mezzo al campo. Il classico giocatore che spacca il centrocampo in due, perfetto per chi vuole fare un gioco di transizione veloce e ribaltare il fronte offensivo. Non è un caso che nelle successive 3 vittorie consecutive del Palermo contro Bari (1-0), Ascoli (1-2) e Reggina (2-1), Saric giochi per 90' e che Corini non lo abbia più fatto partire dalla panchina nelle ultime 6. Contro il Genoa infine 66' giocati e 58' col Frosinone. Sempre prestazioni all'altezza e una continuità di rendimento che vale finalmente il prezzo oneroso del suo cartellino. Saric si è rivelato l'acquisto in più del mercato di gennaio. Obiettivo? Sbloccarsi anche in zona gol. Al momento nessuna rete stagionale e nessun assist, lui che aveva segnato 4 reti con l'Ascoli la scorsa stagione. Tempo al tempo, intanto Corini se lo gode cosi com'è.

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