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Palermo, Sala prova a prendersi la fascia sinistra senza padroni

Marco Sala pronto a giocarsi una maglia da titolare (foto di Tullio Puglia)

Una fascia senza padrone. A sinistra, il Palermo non è ancora riuscito a trovare una soluzione definitiva. Proverà a farlo Sala, tornato a disposizione di Corini già prima della trasferta di Cosenza, ma rimasto in panchina non essendo ancora nella migliore condizione possibile. Contro il Venezia, dovrebbe riavere nuovamente una maglia da titolare, cosa avvenuta finora in sole due occasioni nel corso del campionato. Questo, paradossalmente, fa di lui il terzino meno impiegato su quella fascia lì. Lui, che in teoria dovrebbe essere il prescelto per quel ruolo, tra infortuni e scelte tecniche è finito per diventare quello col minutaggio più basso. Però, dopo aver provato (senza successi eclatanti) tutte le alternative, la soluzione che si prospetta al termine di questa sosta è solo quella del rilancio del tornante di proprietà del Sassuolo.

Tra quelli che possono vantare più di una presenza da titolare in campionato, nessuno nel Palermo ha giocato meno di Sala. Solo 201 minuti in campo, per il mancino che Corini sta cercando di reinserire nell’undici base, in una difesa che tra acciacchi e nazionali si ritrova privata di parecchie soluzioni, tanto più se si considera la squalifica di Marconi per il prossimo turno. Quel che salta all’occhio, però, è che Sala sia stato impiegato meno di tutti gli altri contendenti sulla fascia sinistra. Devetak, che prima di un mese fa non aveva mai visto il campo, lo ha già superato con 208 minuti distribuiti in quattro partite (metà delle quali senza rientrare nel secondo tempo, addirittura venendo sostituito prima della mezz’ora a Cosenza). Se si parla di mancini puri, ad oggi, il terzino più utilizzato rimane Crivello. Nonostante le esclusioni dai convocati e le scelte tecniche di Corini, che non lo schiera titolare dalla terza giornata (Palermo-Ascoli, quella dei fischi del Barbera al suo indirizzo), il palermitano ha giocato 276 minuti in campionato. Prendendo in esame il ruolo, invece, il «fedelissimo» è Mateju, che su 842 minuti complessivi ne ha giocati 448 sulla fascia sinistra, ma da tre partite a questa parte si è ritrovato stabilmente a giocare a destra, complici anche gli acciacchi di Buttaro.

Per questo, ora che la condizione di Sala dovrebbe essere tornata accettabile, è proprio l’ex «azzurrino» il candidato numero uno a riprendersi quel posto. Anche perché, se oggi è il terzino meno impiegato tra quelli con almeno una presenza da titolare, è più per gli infortuni che per le scelte tecniche. Si è fatto male due volte, nelle uniche partite in cui è stato schierato dal primo minuto. Su tredici partite, in sei non è stato convocato per problemi muscolari, in una non è entrato dalla panchina perché ancora non era al top e in due ha lasciato anzitempo il campo proprio per infortunio. Se poi si vanno a guardare le quattro partite in cui è subentrato, solo in due (a Frosinone e col Südtirol) ha giocato per più di mezz’ora. Dopo la sosta, può svoltare anche la sua, di stagione. Perché il rendimento di Crivello e Devetak non è stato del tutto convincente e perché non sembrano esserci i presupposti per un nuovo spostamento di Mateju a sinistra. Lì, su quella fascia, si stanno riaprendo le porte per Sala. Il padrone di una corsia che, di fatto, finora un padrone non lo ha mai avuto.

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