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Il football a Palermo: la riunione per la ricostruzione nel marzo del 1903

L’area di Villa Sperlinga utilizzata per disputare le sfide di football

Il Giornale di Sicilia  ripercorre in dieci puntate firmate da Giovanni Tarantino la storia degli inizi del calcio a Palermo, un'avventura legata al costume, ai rapporti commerciali, alle relazioni internazionali prim'ancora che allo sport propriamente detto. Basti pensare che primo presidente dell'Anglo Palermitan Athletic and Foot-Ball club - il nome del primo sodalizio calcistico cittadino - fu un viceconsole di Sua Maestà, Edward De Garston. Oggi (14 agosto) in edicola la quarta puntata. Ecco uno stralcio.

La partenza di De Garston, che lascia la sede del Consolato britannico a Palermo per raggiungere la Liguria, è un evento destinato a ridefinire gli assetti nell’Anglo Palermitan Athletic and Foot-Ball club. Senza un presidente, i poteri vengono accentrati nella figura del presidente onorario, Pip Whitaker che decide di rifondare il club.

Il Giornale di Sicilia del 22-23 marzo 1903 parla di una riunione per la «reconstruction del Football club sotto la presidenza effettiva del cav. Giuseppe Whitaker». Si svolgono riunioni allo Sport club di via Mariano Stabile, poi a maggio l’assemblea nei locali della pensione Panormus in via Cavour. Di fatto è la fine dell’Apa, che da questo momento si chiama Palermo Foot-Ball club. Da qualche parte nella denominazione sociale è indicato anche un riferimento al cricket. Leggiamo che viene «approvato lo statuto», un documento del quale tuttavia non si hanno tracce, a differenza degli altri due statuti del 1901 e del 1907. E dopo l’approvazione si passa all’elezione delle cariche. «Furono eletti: Presidente: barone M. Vannucci; vice-presidente: avv. S. Giardina; Tesoriere onorario: F.W. Twelves; Segretario onorario: Ben Marino; Consiglieri: cav. Giuseppe Lanza di Scalea, dott. Parlato, Thomas Meiklereid; Direttore per il Lawn Tennis: Ignazio Majo; General manager of the game: George Blake».

 

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