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La storia del calcio a Palermo: e dalle navi inglesi arrivò anche il pallone

Una delle prime partite di football giocate in città. Al centro, col pallone in mano, Sir Thomas Lipton, l'industriale del té (foto archivio Mitchell library Glasgow)

 Il Giornale di Sicilia  ripercorre in dieci puntate firmate da Giovanni Tarantino la storia degli inizi del calcio a Palermo, un'avventura legata al costume, ai rapporti commerciali, alle relazioni internazionali prim'ancora che allo sport propriamente detto. Basti pensare che primo presidente dell'Anglo Palermitan Athletic and Foot-Ball club - il nome del primo sodalizio calcistico cittadino - fu un viceconsole di Sua Maestà, Edward De Garston. Oggi (24 luglio) in edicola la prima puntata. Ecco uno stralcio.

Nella città della Belle époque, in cui si respirano ancora le atmosfere dell’Esposizione nazionale del 1891, l’ascesa del football è inevitabilmente un fatto di costume. Prima ancora che sport nel senso letterale del termine, quello che soltanto in una fase successiva sarebbe stato chiamato calcio, era uno strumento appannaggio delle classi agiate. Se ne accorse primo tra tutti il Giornale di Sicilia, che all’epoca dei fatti non aveva concorrenti - se non in una certa fase la cosiddetta testata «consorella» L’Ora - e in particolare chi si celava dietro lo pseudonimo Frak Rosso, l’autore delle Note mondane in cui troviamo le prime rarissime notizie sul foot-ball, che ai tempi si scriveva col trattino in mezzo.
Il pallone arriva dal mare, viaggia su navi provenienti dalle coste britanniche, approda in una Palermo che ben presto nelle zone limitrofe al porto impara a familiarizzare con termini di chiara matrice inglese, tradotti alla palermitana: enz per dire hands, fallo di mani, ossai per offside, fuorigioco, frichicchi per free kick, tiro libero o calcio di punizione, penaltì, accentato, per indicare il rigore. Un’operazione di assimilazione culturale, quella dell’appropriazione dei termini e delle regole del football, in cui Palermo si rivela perfettamente coerente con la sua anima di città «tutto porto» e aperta a linguaggi, influenze, in diversi casi domini da parte di culture altre. E non è un caso, dunque, se il primo sodalizio calcistico cittadino sia nato dall’interazione di due componenti etniche differenti, britannica e autoctona. Anglo Palermitan Athletic and Foot-Ball club, fondato l’1 novembre 1900. Se abbiamo una data a cui fare riferimento, che per oltre un secolo è rimasta enigmatica, il merito è del Giornale di Sicilia.(...)

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