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Il Palermo ad Avellino, Baldini: «Non possiamo più sbagliare. Massolo-Pelagotti? Nessuna gerarchia»

Palermo.Campionato di Calcio Serie C Palermo Juve Stabia .Nella foto Baldini Ph.Alessandro Fucarini

Tutto pronto per la trasferta di domani del Palermo ad Avellino, in programma alle 14:30 al 'Partenio Lombardi'. Una partita insidiosa, ne è consapevole lo stesso tecnico Silvio Baldini, che nella conferenza stampa della vigilia ha presentato la gara che attende la sua squadra.

"A questo punto del campionato non si può più sbagliare e la partita di domani rappresenta una tappa fondamentale dal punto di vista psicologico - ha dichiarato -. Qui da noi abbiamo battuto nettamente Turris e Vibonese ed entrambe dopo di noi hanno cominciato a vincere. In campionato non conta chi vai ad affrontare ma bisogna preoccuparsi di se stessi".

Il Palermo, che riparte dalla convincente vittoria al "Barbera" contro la Vibonese per 3-0, sa che la sfida di domani sarà dura ma sa anche che il miglior marcatore italiano del 2022, è il rosanero Matteo Brunori:"Soleri? Tutte le volte che ha giocato ha giocato da sotto punta, in possesso palla in particolare. Lui credo che possa fare molto bene. E' normale che leggere in un momento della partita cosa devi fare bisogna esser bravi a portare densità sotto la linea della palla cercando di recuperarla non solo con un pressing asfissiante. Nel momento in cui devi abbassarti bisogna poi essere bravi a gestire la palla in maniera intelligente evitando di verticalizzare subito.

"Accardi ha recuperato ma ha avuto una gastrointerite, abbiamo scelto di farlo recuperare con calma, non avrebbe giocato comunque ad Avellino. In quel ruolo ho Buttaro che lo vedo come esterno e non come centrale e per questo lo faccio giocare da terzino".

Poi Balfini si sofferma sul portiere con Massolo che potrebbe giocare nuovamente al posto di Pelagotti: "Tutti possono giocare, le gerarchie non esistono, esiste solo il campo. Alle volte è più importante la condizione: se uno è al 55% e uno al 45%, gioca sempre chi è al 55%. Stasera c’è l’ultimo allenamento e non posso dire più di tanto. Tutti hanno la possibilità di giocare". "Come sta Pelagotti? Non ho bisogno di parlare con Pardini e Marotta per sapere come si sente. Certamente quando uno non gioca non può essere contento. Qui casi non ce n’è: nei momenti di difficoltà io non ho mai abbandonato nessuno. Io faccio il professionista e faccio delle scelte. Ci può essere l’amarezza di non giocare ma i ragazzi danno tutto. Pelagotti si è allenato in maniera irreprensibile e gli si può dire solo bravo".

“La squadra - ha proseguito - ha potenziale e penso farà bene. I ragazzi si sono allenati come tutte le altre volte. Nelle mie squadre non si può pensare di avere il posto garantito. E posso dire che la dirigenza ha sempre condiviso ciò che io ho proposto. Io sono orgoglioso di avere questo tipo di dirigenti”.

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