La corsa verso il paradiso passa da Biancavilla. La settima vittoria di fila del Palermo e la battuta d'arresto dell'Acireale lanciano i rosanero di mister Pergolizzi verso la prima fuga stagionale. A Biancavilla, però, è andata in scena la più combattuta delle trasferte del Palermo contro degli avversari agguerriti, ben attrezzati e già in grado in Coppa Italia di mettere ko i rosanero.
In terra etnea Pergolizzi ritrova Santana dal 1' e recupera anche Lancini e Martin. Lo schieramento è il solito 4-3-3 che però muta in 4-4-2 nel corso della gara. Felici e Ricciardo compongono il tandem d'attacco. Nel Biancavilla, invece, Marcellino manca dall'11 titolare schierato dal neo allenatore Beppe Mascara, vecchia conoscenza di Palermo e Catania.
Inizio gara "folle" con ben 3 reti in appena 5' di gioco. A passare in vantaggio sono i padroni di casa che beneficiano al 1' di una sfortunata deviazione di Crivello su cross di Maimone. Il Palermo, però, reagisce immediatamente e dopo due minuti trova la rete del pari con l'incornata vincente del solito Gianni Ricciardo su punizione di Martin. L'operazione sorpasso si perfeziona due minuti più tardi, al 5', con una perfetta esecuzione in corsa di Santana che fredda Genovese con una conclusione di destro.
Sembra il preludio ad una partita da punteggio "tennistico", ma così non è. Il Biancavilla spinge forte sull'acceleratore, prova conclusioni dalla distanza e attacca sulle fasce. Ma il Palermo lotta e resiste. Al 19' Rabbeni sfiora il gol del pari con una magnifica esecuzione in rovesciata che finisce sulla traversa. I ritmi continuano a rimanere sostenuti. Il Palermo fatica a trovare gli spazi giusti e si affida troppo spesso a lanci lunghi facilmente intercettati dalla retroguardia etnea.
Al rientro dall'intervallo il copione resta lo stesso. La partita si incattivisce e l'arbitro opta per la linea dura uscendo cartellini gialli a ripetizione. Il gioco si fa spezzettato e poco lucido. Il Palermo ha quindi gioco facile nell'amministrazione del risultato. Non senza qualche brivido, però, i ragazzi di Pergolizzi preservano il 2-1 sino al triplice fischio.
Questa volta non ci sono i soliti rumorosi e festosi ultras rosanero a festeggiare le imprese del Palermo, ma la soddisfazione sui volti dei giocatori è palese. La classifica ride, il divario dall'Acireale cresce e l'obiettivo finale, per quanto ancora lontano, inizia a delinearsi. Miglior attacco, miglior difesa e record di risultati consecutivi: questo Palermo può davvero spaccare il campionato?
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