De profundis rosanero. Poco da discutere, la situazione del Palermo è ormai inevitabilmente compromessa.
Oggi sarà un’altra giornata di passione con varie tappe che potrebbero purtroppo accompagnare la società verso il baratro. Innanzitutto la fideiussione sarebbe stata emessa nella giornata di ieri dalla Lev Ins (stando a quello che riporta tmw) e avrebbe come garante della polizza Benedetto Mancini, figura vicina alla società bulgara ed ex presidente del Latina nel periodo in cui Fabrizio Lucchesi era direttore generale.
Cambia comunque poco, il ritardo è netto rispetto alla scadenza fissata dalla Lega. E poi l’altro giallo riguarda gli stipendi dei calciatori, la società insiste che i bonifici sono partiti ma i calciatori replicano che al momento nessuno ha ricevuto niente.
Il cda fissato per le 12 di oggi potrebbe sancire quindi la fine del club; Tuttolomondo dovrà portare le prove dei bonifici inviati a giocatori e allenatori per il trimestre da marzo a maggio oppure c’è il rischio concreto della messa in liquidazione della squadra per permettere al CdA di soddisfare almeno in parte i creditori che ancora aspettano i pagamenti dalla società attraverso un concordato.
L’altra tappa è per le 15 quando il sindaco Orlando parlerà in conferenza stampa del caso Palermo, una conferenza in cui probabilmente si inizierà a parlare di futuro. Perché al di là delle chiacchiere, adesso l’obiettivo sarà quello di ripartire e in tempi brevi. Spetterà proprio ad Orlando – in caso di fallimento del club – consegnare poi le chiavi del titolo sportivo ai possibili nuovi proprietari. Mirri e Sagramola, Ferrero, una pista cinese: insomma il tempo stringe anche per la corsa al nuovo Palermo.
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