Tiene banco in queste ore la cessione del Palermo Calcio che preoccupa non solo i tifosi ma anche parte delle istituzioni.
C'è chi si domanda chi realmente ci sia dietro la Arkus Network, che ha firmato un accordo preliminare per l'acquisizione delle quote. Il Giornale di Sicilia, nei giorni scorsi, aveva pubblicato un articolo nel quale si spiegava che il nuovo acquirente del club è Walter Tuttolomondo, presidente del Consiglio di amministrazione di Arkus, e l'azionista di maggioranza è Stefano Pistilli.
Quest'ultima figura, nota anche per i suoi legami con l'estrema destra italiana ed europea, in passato indicato come "membro di Forza Nuova", non è gradita ad alcuni palermitani che in questi giorni hanno già manifestato il proprio dissenso.
Ultimo, in ordine di tempo, quello dei consiglieri comunali di Sinistra Comune: Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello Susinno che, attraverso una nota, esprimono "preoccupazione per un scelta che ci sembra inaccettabile. La Palermo calcio non può finire in mano ad una società controllata da un sistema finanziario che -continuano - sembra essere legato alle forze fasciste europee. Non può diventare la succursale di una holding neo-nazista: sarebbe una ferita per la storia della città, per i cittadini palermitani e per i tifosi rosanero".
Per Sinistra Comune occorre un intervento di Mauro Balata, Presidente della Lega Calcio di Serie B. "Mentre la squadra è impegnata nel tentativo difficile di riconquistare la serie A, è inaccettabile che si consegni la passione sportiva di un’intera città nelle mani di un gruppo di neo-nazisti che sembra utilizzare la finanza globale per fare propaganda xenofoba e razzista. Tale scelta sarebbe in contraddizione anche con i valori dello sport e con le politiche inclusive ed antirazziste promosse dalla Fifa e dalla Uefa".
E, infine, lanciano un avvertimento: "Se si dovesse confermare l'acquisizione da parte di Arkus - concludono i consiglieri di Sinistra Comune - non vi sarebbero le condizioni per rinnovare la convenzione dello stadio col Palermo Calcio, anche per non disonorare la memoria Renzo Barbera, storico Presidente a cui è intestato lo stadio, che nel luglio del 1943, quando era un giovane militare, sfuggì alla fucilazione dei nazisti saltando da un camion tedesco".
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