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Palermo Calcio, Foschi: "Stellone sta facendo bene, sogno un Barbera pieno"

Rino Foschi

Nessun accenno al cambio di proprietà. Rino Foschi preferisce concentrarsi sulla squadra di un Palermo che è passato dalle mani di Maurizio Zamparini agli inglesi della Sport Capital Group Investments Ltd. Il ds rosanero, però, resta al suo posto e probabilmente è proprio questa la garanzia più importante per i tifosi che, intanto, si godono una squadra che ha chiuso il 2018 vincendo a Cittadella e concludendo in testa il girone d’andata.

"La squadra ha avuto il merito di compattarsi a inizio stagione, è fatta da ragazzi seri che hanno formato un bel gruppo, che è rimasto deluso per la mancata promozione della scorsa stagione, ma che vuole riprendersi quello che ha perso - spiega Foschi in una video-intervista rilasciata al sito del club -. Con impegno e massima professionalità stanno facendo bene, poi certo i risultati aiutano a migliorare, ma bisogna stare attenti a non esaltarsi così come a non deprimersi in caso di risultati negativi".

L’impressione è che la svolta per i rosanero sia stato il ritorno di Stellone, richiamato in panchina al posto dell’esonerato Tedino.

"Stellone sta facendo bene, conosceva bene la squadra, è un allenatore che riesce a spiegare il suo calcio. Lo dico senza nulla togliere a Tedino che è un signor allenatore, ma questo è un gruppo che ha più feeling con Stellone e quando è così poi tutto viene da se", spiega Foschi che esprime un desiderio per il 2019.

"Il sogno è che il Barbera torni a riempirsi, a essere di nuovo quello di una volta, mi emoziona solo a pensarci, ma so che è una cosa difficile, sono cambiate tante cose, la vita è più difficile anche per chi va ad acquistare i biglietti, ma siccome i sogni si possono realizzare, allora io sogno il Barbera che torna a riempirsi, sarebbe forse la soddisfazione più bella della mia carriera", dice Foschi che adesso deve concentrarsi sul mercato di riparazione.

"Sono tranquillo, confido molto in questo gruppo, non credo ci siano grandi ritocchi da fare, c'è da mettere a posto qualcosa ma già lo sapevamo", spiega il ds del Palermo che torna a parlare di promozione e di una lunga schiera di rivali.

"Tra le prime 10 tutte possono essere le nostre antagoniste - assicura Foschi -. Quello di B è un campionato particolare e difficilissimo, nel girone di ritorno vengono fuori le sorprese, poi a gennaio chi non è ben attrezzato cercherà di correre ai ripari, io però non penso agli altri, ma a noi, abbiamo un buon gruppo e penso che siamo padroni del nostro destino. Dobbiamo credere in noi stessi, siamo forti e dobbiamo superare ogni ostacolo". Per Foschi è la terza esperienza a Palermo, il legame con il capoluogo siciliano è stato sempre molto forte.

"La prima è stata un’esperienza indimenticabile, quando sono andato via so cosa ho sofferto, ma ho nel cuore questa città, siamo tornati in A dopo oltre 30 anni, abbiamo sfiorato la Champions, siamo andati in Europa, abbiamo portato giocatori importanti, realizzato cose che è impossibile dimenticare e che fanno di Palermo una mia grande passione oltre che la mia seconda città".

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