PALERMO. Sette sconfitte consecutive e un’eliminazione dalla Coppa Italia per mano di una formazione di Serie B. L’ultimo trend del Palermo è da incubo, un trend che ha portato i rosanero dentro un tunnel dove non si intravede la luce.
Lunedì mattina, quindi solamente tre giorni fa, Zamparini scriveva così: “Onde evitare notizie non vere, pur in un momento estremamente difficile per i risultati estremamente negativi della squadra, dopo aver esaminato attentamente la prestazione di ieri con tanti difetti (record di sconfitte) e qualche nota positiva nella prestazione dei nostri giocatori, ho comunicato al nostro mister De Zerbi di voler continuare il lavoro con lui, anche se il percorso della salvezza sarà difficile”.
Una dichiarazione di fiducia nei confronti del suo allenatore e un’accusa alla stampa che divulgava notizie – secondo il presidente – non vere. Alla fine, come sempre, ha avuto ragione chi scriveva che De Zerbi era stato sfiduciato e che il rapporto andava avanti solo per una clausola anti esonero che bloccava l’istinto zampariniano.
Arriva Eugenio Corini, allenatore giovane e che è già un beniamino dei tifosi rosanero, dovrà cambiare tanto, dovrà cercare di far esplodere giocatori che Zamparini ha dipinto come potenziali fuoriclasse e che invece fino adesso non hanno brillato.
A Palermo, Corini, ha collezionato 129 presenze negli anni migliori dell’era Zamparini, quelli segnati dal ritorno in Serie A e dalle prime qualificazioni in Europa. Da allenatore, invece, ha fatto molto bene con il Chievo Verona.
Firmerà un contratto annuale con opzione per il secondo anno in caso di permanenza in Serie A. Sarà un’impresa salvare il Palermo, dovrà lavorare sodo e ignorare i primi strali di Zamparini alla prima cosa che non andrà.
Oggi primo allenamento con la sua nuova squadra, domenica battesimo di fuoco, al Franchi contro la Fiorentina.
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