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Blitz dei carabinieri a Palermo. Azzerata la rete dello spaccio alla Zisa: 33 arresti

PALERMO. Un piccolo esercito di vedette e spacciatori, un giro d’affari di duemila euro al giorno, 2.322 cessioni filmate in appena due mesi e mezzo e più di due chili di droga sequestrati. E ancora, hashish e marijuana a fiumi, centinaia di clienti in «pellegrinaggio» a caccia della dose giornaliera per lo spinello, ma anche di cocaina ed eroina, a seconda dei gusti e delle preferenze. È uno spaccato inquietante quello che emerge dall’ultima inchiesta condotta dai carabinieri alla Zisa e culminata, stanotte, con 33 arresti per produzione, traffico e detenzione di droga finalizzata allo spaccio. Coinvolto anche un minorenne, la cui posizione è adesso al vaglio della procura dei minori.
Per due mesi e mezzo i militari della compagnia San Lorenzo hanno monitorato i movimenti nel quartiere, hanno piazzato cimici e telecamere, filmato l’arrivo dei clienti, il passaggio di droga e di denaro. In qualche caso, nel corso delle indagini (coordinate dai pubblici ministeri Sergio Barbiera e Siro De Flammineis e dal procuratore aggiunto Teresa Principato) i militari hanno proceduto all’arresto in flagranza di alcuni degli indagati per singoli episodi di spaccio, sequestrando piccole quantità di droga e cristallizzando prove che, una dopo l’altra, hanno portato i magistrati ad elencare un’ottantina di capi di imputazione.
Alla fine il giudice per le indagini preliminari, Nicola Aiello, ha accolto quasi tutte le richieste ma non ha dato l’associazione per delinquere, privilegiando l’ipotesi di singoli episodi di spaccio.

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