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Il voto a Palermo, rabbia nelle sezioni rimaste chiuse: «Mortificante, faremo denuncia»

L'istituto Majorana di via Astorino a Palermo

Ore 7. All'istituto Majorana di via Astorino a Palermo partono le operazioni di voto. In tutte le sezioni tranne che in una: la 415, dove l'assenza del presidente ha impedito le operazioni di avvio della giornata elettorale. E adesso protestano tutti: da una parte gli scrutatori che sono lì dalle 15,30 di sabato, dall'altra gli elettori che inevitabilmente non possono votare e vengono rispediti a casa. Alcuni di loro si sono recati al commissariato per sporgere denuncia. E anche gli stessi scrutatori, stremati dalla lunga attesa, peraltro a vuoto, sono furiosi e pronti a recarsi dalle forze dell'ordine.

Scene inverosimili, dopo gli ultimi veleni della campagna elettorale, le inchieste giudiziarie, l'attacco hacker che ha mandato in tilt la macchina comunale. Adesso anche il forfait di circa cento presidenti di sezione, di cui solo la metà sono stati rimpiazzati dalla prefettura durante la notte.

Gli scrutatori del Majorana Giovanni Gioè e Patrizia Geraci sono esausti: «Siamo qui dalle 15,30 di ieri pomeriggio, siamo rimasti fuori perché senza il presidente non potevamo accedere a plichi e verbali. E ancora adesso non possiamo andare a casa».

I coniugi Rosi Sinagra e Filippo Francavilla (lei è incinta) sono stati invitati a tornare in un altro momento. «Per una settimana ho girato vari uffici per riuscire ad avere la tessera elettorale - commenta Filippo -. Adesso arrivo al seggio e scopro che non posso votare».

Protesta anche Adriano Pomice: «È una mortificazione essere respinto e non poter esercitare il diritto e dovere di voto».

Caos anche all'istituto comprensivo Cruillas in via Salerno. "Nella nostra sezione manca ancora il presidente. Sono arrivati già diversi elettori che hanno chiesto di votare ma abbiamo spiegato loro che ci sono alcuni problemi e ci hanno risposto che ritorneranno più tardi, ma non è detto considerata la bella giornata e la partita del Palermo", dice Marcella Garbini, 49 anni, scrutatrice nella sezione 196. Nella scuola ci sono quattro sezioni, i seggi sono stati insediati manca all'appello da ieri soltanto la 196. Ieri pomeriggio, gli scrutatori hanno atteso invano che arrivasse il presidente nominato che, però, non è mai arrivato.

Le operazioni di insediamento del seggio sono complesse perché ci sono le schede dei cinque referendum più le due schede delle amministrative. Pertanto, le operazioni preliminari prevedono la conta, il controllo, la vidimazione e la firma di migliaia di schede elettorali. Operazione che in molti seggi, insediati regolarmente ieri, è durata anche 4-5 ore. «Molti hanno chiesto di votare nelle altre sezioni aperte nella scuola - prosegue Garbini - ma come è noto non è possibile».

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