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Pedalata contro la mafia a Palermo: oltre 500 bikers siciliani attraversano la città

Più di 500 bikers, provenienti da ogni parte della Sicilia, si sono dati appuntamento stamattina a piazza Politeama per una passeggiata in bicicletta dal forte valore simbolico. Attraversando la città e scendendo poi da via Montepellegrino, Favorita, via dell’Olimpo, via Nicoletti, Sferracavallo e Isola delle Femmine, sono arrivati a Capaci. Due le soste: una in via D’Amelio dove perse la vita il giudice Paolo Borsellino e l’altra davanti al monumento alla strage di Capaci dove morì il giudice Giovanni Falcone. In ricordo dei due magistrati, del giudice Francesca Morvillo e degli uomini della scorta, nei luoghi delle strage i ciclisti si sono riunti in un momento di raccoglimento. Ad unire le centinaia di bikers in questa pedalata collettiva è stato Roberto Rufolo.

“Da tempo pensavamo di farla – spiega l’ideatore dell’iniziativa -. Dopo l’arresto del latitante Matteo Messina Denaro lo scorso 16 gennaio l’abbiamo concretizzata. Hanno aderito tante associazioni di bikers. Lanciamo un messaggio di legalità, diciamo no attraverso lo sport e il ciclismo in particolare”. Luigi Attilio Guastella di Asd Le Pantere della Polizia Bike ha risposto immediatamente alla chiamata e ha coinvolto tanti altri gruppi ciclistici siciliani. “Siamo più di 80 associazioni – dice Guastella -. E’ il nostro modo di ringraziare le forze dell’’ordine per aver arrestato il più grande dei latitanti. Finalmente ora sta scontando la sua pena”.

Tra i ciclisti con la sua handbike anche Vittorio Macaluso. “ Anch’io riesco a partecipare con la mia handbike, una bicicletta speciale dove si pedala con le mani per chi è diversamente abile – dice - perché insieme a tutti voglio anch’io dire no alla mafia”.

Nel video Roberto Rufolo organizzatore – Luigi Attilio Guastella Asd Le Pantere della Polizia Bike – Vittorio Macaluso

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