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Palermo, la Shoah raccontata agli studenti: «Così onoriamo la memoria di 6 milioni di ebrei»

In ricordo delle vittime del nazismo, è andata in scena al Teatro Golden di Palermo, l’opera drammaturgica «La coperta di Ruth, storia di un'ebrea». Gli alunni di numerosi istituti scolastici superiori si sono confrontati sul dramma della Shoah a teatro, con forti emozioni e profonde riflessioni legate al tema della discriminazione razziale e della sofferenza umana.

Gli attori andranno in scena per tre giorni per riuscire a parlare a più ragazzi e ragazze possibile. La coperta di Ruth è un’opera teatrale scritta da Giovanna Allotta divisa in tre atti. La storia è ambientata nel periodo della seconda guerra mondiale e descrive l’animo umano di chi, prigioniero e vittima del nazismo, ha vissuto tra la vita e la morte parte della sua esistenza. Momenti che mai potrà dimenticare dalla memoria, ferite che mai potranno rimarginarsi nel corpo e nell’anima.

Ma i riflettori sul palcoscenico sono puntati anche su chi ha inferto tanto dolore ritenendo che la razza ebrea fosse inferiore rispetto alla razza ariana e per questo da cancellare dalla faccia della terra. L’opera invita a combattere l’indifferenza perché ciascuno, col suo essere e il suo operato, può contribuire a rendere migliore il mondo in cui vive.

All’interno della compagnia teatrale de Il Tesoro ritrovato anche attori diversamente abili, la cui presenza, e bravura, sono l’esempio concreto che la disabilità non ha limiti e che la diversità è un punto di forza. Scopo del progetto è l’integrazione sociale del disabile che passa attraverso l’integrazione delle competenze, l’espressione artistica, la scoperta delle proprie capacità e la consapevolezza della propria ricchezza.

«Gli insegnanti e i dirigenti scolastici hanno stretto un patto con noi – spiega l’autrice e regista Giovanna Allotta - che dà ai ragazzi la possibilità di assistere a una rappresentazione teatrale che racconta la verità e a noi di ricordare pagine di storia che non si possono e non si devono dimenticare. Ricordare ciò che è accaduto, onorare la memoria di sei milioni di ebrei uccisi, è un dovere. Prima di togliere la vita a queste persone, hanno tolto la loro dignità di essere umani. Sul palco i ragazzi vedono la diversità e comprendono che è bellezza».

Nel video Maria Pia Di Girolamo docente dell’istituto Einaudi – Pareto e l’autrice e regista dell’opera teatrale di Giovanna Allotta.

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