«Adesso prendete il cellulare e studiamo». Così il dottorando Alessio Castiglione lancia il suo progetto di ricerca in tre istituti palermitani. È Edu-social Algorithm e consiste nel rendere i social un mezzo per apprendere, stimolando la creatività degli alunni. Un’idea maturata durante la pandemia. «Il progetto è nato in un momento in cui c’era più tempo per pensare - racconta il dottorando - mi sono chiesto cosa serve alla scuola oggi, di cosa hanno bisogno i nostri ragazzi. La generazione alfa vede la tecnologia un mezzo integrante della propria quotidianità, bisognava creare un nuovo metodo per portare i ragazzi ad essere più attratti dal processo educativo».
L’obiettivo è impiegare Instagram, il social network più utilizzato dalla generazione alfa, durante le ore di lezione per far produrre ai ragazzi video e post a scopo didattico. Presentato in collaborazione con l’università di Palermo, dal dottorato in Health promotion and cognitive sciences, coordinato dalla professoressa Giuseppa Cappuccio, l’algoritmo educativo abbraccia gli istituti Colozza-Bonfiglio, Principessa Elena di Napoli e Lombardo Radice.
«Ho scelto queste scuole - spiega Castiglione - perché è bello emerga da contesti come questo, da una città come Palermo un’innovazione scolastica. Proprio per non parlare sempre solo di ciò che non va: dispersione, povertà educativa, arretratezza. Da Palermo sta nascendo un progetto nuovo e i ragazzi stanno dimostrando che qualcosa all’interno della scuola può cambiare».
Dalla biologia al francese, passando per la letteratura e la storia. Instagram come social network dal potenziale pedagogico inespresso, da utilizzare per riassumere concetti chiave utili per l’apprendimento delle discipline. Dopo ogni lezione, i profili edu-social dei ragazzi si riempiono di post e video che condensano i concetti emersi nel corso della lezione. Così ci si può confrontare insieme e anche chi non è stato attento non rimane indietro.
“Prima la professoressa spiega - racconta Nelly - e poi ci fa postare sul nostro profilo qualcosa sulla lezione». Una sfida accolta positivamente anche dai docenti degli istituti, che non escludono di proseguire con l’utilizzo dell’app anche dopo lo scadere del progetto. «Abbiamo visto fin da subito del potenziale in questa attività - spiega Desirèe D'Espinosa, docente di italiano dell’Istituto comprensivo “Colozza – Bonfiglio" - ciò che ci proponiamo è di continuare ad utilizzare Edu Social Algorithm anche oltre il termine di gennaio. Abbiamo visto che con l’utilizzo di questo metodo di studio, i risultati nell’apprendimento sono maggiori». Insomma, imparare con Instagram è veramente possibile, parola di Samuele, Noemi e Nelly.
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