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Carapezza a casa dopo l'impresa da Guinnes: "Caldo e fatica, ora mangio solo omogeneizzati"

Un’impresa da guinness. Per l’illusionista Christian Carapezza, dopo aver vinto la sua sfida di digiuno, adesso è il momento di godersi gli affetti familiari e soprattutto iniziare il percorso di riabilitazione.

Una pizza all’uscita dal cubo? Macchè, Carapezza dovrà ancora seguire una dieta precisa prima di poter tornare a gustare le sua amate lasagne o deliziarsi con una fetta di cassata siciliana. "Al momento posso mangiare solo omogenizzati, poi gradualmente passerò alla pastina, ma tutto sotto controllo medico”.

L'esperienza che gli è valsa un primato mondiale è stata piena di difficoltà. “E’ stata dura ma alla fine ce l’ho fatta, non nego di essere molto soddisfatto – dice a Gds.it – ci sono stati momenti davvero difficili, la fame poi però è scomparsa dopo sette giorni, ma il caldo e la fatica si sono fatti sentire, il cubo faceva effetto serra e vi dico che il caldo è stato devastante".

Ma oltre alle alte temperature e alla debilitazione legata al digiuno, ha dovuto anche affrontare le difficoltà del sonno. "Dormire poco non mi ha aiutato, molti ragazzini della zona venivano a svegliarmi a notte fonda, poi di mattina presto invece i camion scaricavano merce al centro commerciale e inoltre dormire in una barella da ospedale non è facile. Però volevo e dovevo farcela, la testa mi ha aiutato tantissimo”.

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