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Odontoiatri riuniti a Palermo, ecco nuove tecniche e metodologie

Nuovi protocolli ed innovazioni tecnologiche da applicare nella quotidianità odontoiatrica. Il focus del congresso regionale di Andi (associazione nazionale dentisti italiani) Sicilia, che si è svolto stamani all’hotel Saracen di Isola delle Femmine, si è concentrato sull’orientamento delle nuove tecnologie e metodologie facilmente applicabili.

I maggiori specialisti nazionali e internazionali hanno guidato la comunità odontoiatrica attraverso nuovi protocolli, con particolare attenzione al lavoro quotidiano: «Abbiamo scelto e individuato i relatori che a livello nazionale ed internazionale fossero in grado di fare al meglio il punto della situazione - ha spiegato Francesco Spatafora, segretario culturale regionale della Andi Sicilia -. Il nostro obiettivo sono stati proprio i dentisti generici: quindi uso sì di tecnologie recenti e tecniche aggiornate, ma soprattutto raggiungimento del paziente periferico. La figura del dentista sentinella è molto cara sia all’associazione che all’istituzione dell’ordine dei medici».

Tra gli specialisti più attesi, il professore Giuseppe Bavetta, responsabile scientifico e docente alla Sapienza di Roma e New York University dove svolge un ruolo di Clinical coordinator: «Parleremo di innovazione tecnologica nella sostituzione dei denti con gli impianti - ha spiegato Bavetta -. Oggi, grazie alla tecnologia digitale, riusciamo a sostituire i denti in maniera rapida, precisa e indolore, perché riusciamo ad evitare gli interventi ai denti grazie a guide chirurgiche che vengono realizzate grazie ad un workflow digitale».

Tra i temi affrontati anche la ricostruzione: «Anche qui siamo ormai difronte ad una tecnologia digitale che riesce a semplificare alcuni passaggi che a priori vengono guidati dalla mano - sottolinea Luca Tacchini, tra i relatori della Convention -. Questi vengono poi trasportati digitalmente all’interno del manufatto per poi passare alla corona, dove ci vuole una preparazione anche a livello di tecniche passate, che poi potranno anche in questo caso essere trasferite digitalmente. Tutto questo riesce a rendere più facili e veloci i flussi di lavoro e renderli più semplici all’interno dello studio odontoiatrico».

Tecniche e protocolli che sono stati presentati davanti ad una platea di oltre un centinaio di persone, segno che la due giorni ha rappresentato un punto cardine nella formazione della comunità dentistica: «A queste convention si arriva grazie alla presenza di associazioni sul territorio - ha detto Bruno Oliva, segretario culturale nazionale di Andi -. L’associazione ad oggi conta oltre 28 mila iscritti; è molto richiesta. Ma c’è bisogno di persone che devono e vogliono gestire. E Andi Sicilia ha fatto un ottimo lavoro, anche guardando ai relatori selezionati e alla presenza degli sponsor».

«Quando organizziamo i convegni cerchiamo di non fare filosofia - sottolinea Cristina Chimento, presidente Andi Palermo - . Un mio carissimo amico e collega diceva "Se da ogni convengo portassimo via anche solo due concetti applicabili, già al lunedì successivo sarebbe già una vittoria". Ecco, questo è quello che noi stiamo cercando di fare: per noi questi momenti di formazione, già l’aver aperto una finestra nuova nella visione di un collega, sono un momento di grande crescita».

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