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«Non si smantelli la sanità pubblica»: grido d'allarme dagli ambulatori popolari di Palermo

La Rete degli ambulatori popolari di Palermo, coordinamento cittadino di presidi socio-sanitari che si batte per il diritto alla salute, avvia dal centro sociale Anomalia a Borgo Vecchio la mobilitazione contro lo smantellamento della sanità pubblica in atto nel paese e il prossimo 21 marzo si terrà la prima assemblea cittadina sul tema alla Real Fonderia alla Cala.

A lanciare l'allarme sono i medici come il ginecologo Ernesto Melluso, l'internista ed ex commissario Covid Renato Costa, e tutti gli altri che con spirito di volontariato danno una mano presso gli ambulatori popolari. Sempre più persone si rivolgono agli ambulatori sociali perché le liste di attesa della sanità pubblica sono lunghe e chi è ammalato spesso non fa in tempo a curarsi.
La mobilitazione in atto muove dalla constatazione che lo smantellamento progressivo del Servizio sanitario nazionale sta conducendo al collasso il concetto stesso – costituzionalmente riconosciuto - di «diritto alla salute». Il tema verrà affrontato sia dal punto di vista degli utenti/cittadini che sempre più spesso vedono negati il loro diritto alla sanità pubblica e universale, sia da quello degli operatori in sempre maggiore difficoltà a causa di tagli, organici ridotti, strutture non all’altezza.

Nel video Melluso, Costa e Giorgio Martinico, coordinatore ambulatorio popolare Borgo vecchio e Zen.

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